E’ veramente una magra figura quella che stanno facendo il comune di Milano, la Prefettura e il Ministero dell’interno, nella faccenda delle case popolare ai rom.
Anche il Tribunale civile di Milano ha dato ragione alle 10 famiglie rom di via Triboniano che, avevano proposto ricorso contro la decisione del comune di Milano di togliergli le case precedentemente promessegli.
Così il Tribunale civile, cui l’amministrazione comunale, aveva fatto ricorso contro l’ordinanza del giudice Roberto Bichi conferma le ragioni di primo grado: “la scelta di rivedere l’assegnazione degli alloggi già destinati alle famiglie rom ha connotati evidentemente discriminatori in quanto risulta fondata esclusivamente su ragioni etniche”.
I giudici affermano inoltre che, “costituisce discriminazione ogni comportamento che, direttamente o indirettamente, comporti una distinzione basata sull’origine etnica“. Pertanto, “le dichiarazioni” del ministro Roberto Maroni, del sindaco Letizia Moratti e del prefetto Gian Valerio Lombardi “accompagnate dall’atteggiamento omissivo del Comune” hanno “inciso immediatamente” sulla mancata assegnazione degli alloggi; che ora dovranno essere riconsegnati.