Ricorda la Minetti: si potrà vedere in una chiesa chiusa
«Aggiungendo l'articolo 16 al corpo della legge, si creerà l'istituto della "chiesa chiusa" (non ci si riferisce alla sua storica mancanza di apertura verso il progresso). In una chiesa chiusa il personale religioso potrà svolgere tutte le sue solite attività (comprese quelle con i più giovani) senza aprirsi al mondo esterno: nessuno potrà dare più opinioni su di loro, ma la religione non potrà più dare opinioni sulla vita politica e sociale del paese. Così imparano a sparare a zero, parlando di aria impura in Italia. Ora la purezza passerà ad essere un interesse di uno Stato laico, che saprà purificare tutto quello di cui c'è bisogno per soddisfare i cittadini. La norma di chiusura dell'art. 15 farà sì che questa legge si imponga su ogni altro tipo di normativa, abolendola. Ovviamente si parla solo di opinioni, i fatti saranno ben altro: in questo paese la parola censura non dovrebbe neanche essere pronunciata», conclude soddisfatta la Donn con un atteggiamento censuratore.Magazine Opinioni
Dopo le polemiche roventi degli ultimi giorni tra esponenti di spicco della Chiesa, che evidenziavano il clima immorale della politica italiana, e qualche politico, che forse, sentitosi chiamato in causa, ha deciso di rispondere per le rime, non stupisce il progetto di legge presentato oggi dall'On. Accia Donn (come sempre aiutata dal suo consulente spirituale, Don Cazziemazzi, fratello di un famoso esperto di marke- ting politico, anche lui consulente di molti politici), che punta a modificare la L. 58/75 (meglio conosciuta come Legge Merlin).«Basta con le ingerenze della Chiesa, la chiudiamo. O forse è più corretto dire che in Italia si dovrà richiudere su se stessa, perdendo il proprio peso politico. Non si può tollerare che leader spirituali (normalmente amici, ma si sa com'è, forse pensano che vinceranno quegli altri alle prossime elezioni) critichino leader politici: di questo passo, ci daranno consigli anche su quale squadra di calcio tifare», afferma indignata la procace deputata del Gruppo Misto Responsabile Amico di Tutti.