Case disabitate abitate. Che si fa?

Ieri sera alle otto e mezza, appena rientrato a casa, ho trovato un messaggio scritto a mano. Era del proprietario della famosa casa con l’impalcatura che, evidentemente leggendo i giornali o l’Ape o entrambi e altrettanto evidentemente allertato da qualcuno più in alto di me e di lui che la faccenda si poteva mettere male, voleva contattarmi per sapere “quali problemi ci fossero”.  C’era il suo numero sul biglietto e l’ho chiamato. Gli ho spiegato quali fossero i problemi – i piccioni, lo sporco, il tetto che rischia di decollare, la presenza di abitanti in una casa che non potrebbe essere abitata – e lui mi ha rassicurato circa le sue intenzioni. La casa verrà rimessa a posto piano piano – ha detto – proprio da chi ci sta dentro. Si rifaranno le tamponature e a marzo il tetto. Voi ci credete? Io ve lo dico a marzo.

   Intanto questo non è il solo caso “misterioso” nel centro storico. Al civico 69 di via Garibaldi (esatto, proprio di fianco a casa mia) c’è sempre stato uno strano via vai di extra-comunitari. La casa sembra non avere un proprietario. A quanto ne so dovrebbe essere stata sequestrata dal tribunale milioni di anni fa. Però dentro ci vive qualcuno. Chi è? Che fa? Possiamo stare tranquilli? Io tanto tranquillo non lo sono.

   Mi riferiscono di molti altri casi simili nel centro storico. Il problema è serio e non è solo una questione di decoro. C’è di mezzo la sicurezza dei cittadini. Certamente il problema non si risolve facendo telefonare i proprietari degli stabili interessati a chi effettua le denunce. Io più che scrivere e prendermi qualche insulto (e non solo) non posso fare. Chi può fare che fa?

Luca Craia