di Michele Napolitano
Grazie al prezioso lavoro di intelligence, svolto dai Carabinieri, si è potuto accertare l'esistenza di una organizzazione dedita alle truffe alle compagnie assicurative attraverso falci incidenti stradali mai avvenuti in realtà o nella migliore delle ipotesi avvenuti in maniera del tutto diversa da quanto prospettato. Le persone indagate grazie a questa inchiesta sono 200, tra cui 21 medici, di cui 13 colpiti da provvedimento cautelare, 9 avvocati e 2 due cancellieri dell'ufficio di un giudice di Pace, trecento sono i sinistri finiti sotto oggetto dell'inchiesta.
Lo schema truffaldino, nella maggior parte dei casi, era il seguente, i procacciatori con il beneplacito di alcuni legali ed in accordo con il personale sanitario, appoggiandosi ad un famoso centro radiologico di Casagiove confezionavano sinistri a ruota libera, per poi chiedere il risarcimento alle compagnie assicurative. Alle compagnie assicurative non restava altro che risarcire il danno o giungendo ad un accordo con i legali, o dopo sentenza di condanna del Giudice di Pace.