scritto da admin in data 9 febbraio 2012
Per la prima volta i ricavi generati dai mercati regolamentati nazionali rappresenteranno la netta maggioranza del totale dell’i-gaming in Europa. La ricerca intrapresa da Global Betting e da Gaming Consultants nella relazione per Gambling Interactive ha rilevato che nel 2011, il 51,3% dei ricavi è stato proveniente dai mercati regolamentati nazionali. Questa cifra passerà al 60,1 per cento nel 2012, soprattutto dopo che diversi mercati chiave hanno lanciato delle licenze.
Secondo il direttore di Global Betting, Lorien Pilling, il 2012 è un anno determinante per l’i-gaming in Europa. Le tasse di gioco si alzeranno ma ci sarà un numero sempre maggiore di licenze.
La Spagna ha lanciato le sue licenze quest’anno, mentre la Danimarca ha già iniziato a rilasciare licenze con un 20 per cento di imposte sui redditi lordi di gioco. In Germania sono state inoltre programmate alcune licenze restrittive per il casino online, grazie al nuovo Trattato Interstate per il gioco d’azzardo, mentre la Grecia ha in programma di applicare una imposta del 30 per cento sui profitti derivanti dalle licenze per il gioco, oltre a una ritenuta alla fonte sulle vincite dei giocatori.
I maggiori operatori hanno accettato il nuovo panorama normativo in Europa, anche se le maggiori imposte e i costi maggiori dovuti ai questi mercati redditizi. Le licenze locali hanno dei vantaggi per gli operatori, perché possono farsi pubblicità. Il successo del nuovo modello di licenza però dipende da come i governi siano in grado di prevenire gli operatori non autorizzati a continuare ad attirare i giocatori.
Un certo numero di mercati di nuova regolamentazione limiteranno i giochi di casino non autorizzati. I giochi da casinò e le slot sono sempre molto popolari e lo saranno ancora di più, ma se i governi europei continueranno a limitare la disponibilità di questi giochi, i giocatori potranno trovare un altro modo per giocarci. In Italia si spera che l’AAMS possa velocizzare l’accettazione di questi giochi.