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Caso acqua, incredibile Pizzetti: cauto con Perri mentre bastona Torchio

Creato il 02 novembre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

C’è un clamoroso deficit nella strategia del Pd. Il deputato Luciano Pizzetti chiede ancora al sindaco Perri, con un intervento su La Provincia, il motivo del cambio di direzione del Comune, ora a favore della società mista. Ma Perri non ha semplicemente cambiato idea esprimendo un’intenzione: ha agito. All’improvviso l’assessore comunale all’ambiente Bordi ha votato sì alla società mista. Una decisione per la quale il Comune di Cremona non ha chiesto alcun consenso preliminare, giustificandola con l’urgenza di fermare le procedure di preinfrazione, da parte dell’Ue, contro i Comuni che non ancora non depurano le acque. Che importa che Perri dia risposte? Perri ha agito tramite l’assessore. Poi ovviamente non ha fatto alcun passo indietro. Non si tratta allora di chiedere perché. Una risposta qualunque si trova. Bisognerà semmai approntare una strategia per impedire che si faccia la società mista degli affari che fanno crescere le bollette dell’acqua in modo preoccupante, come succede ad Arezzo e altrove. E invece di compattare l’opposizione che fa Pizzetti? La divide prendendosela con Torchio. Questo comportamento fa paura.

Salini, Perri e Denti sono entrati in azione prendendo di sorpresa chi vuole rispettare i referendum sull’acqua. Il deputato Pizzetti ha sentito il bisogno in questo momento di dichiarare che è favore della società mista (come Salini, Perri e Denti) ma vuole rispettare i referendum.

Ma c’è in gioco il concetto fondamentale e rivoluzionario di “bene comune”, per porre freno, a partire da un bene indispensabile alla vita come l’acqua, agli eccessi del liberismo che grazie a Berlusconi ha quasi distrutto lo Stato italiano. Forse Pizzetti non fa propria questa sensibilità: il concetto di “bene comune” può segnare un’auspicabile quanto difficile inversione di tendenza e va oltre i limiti dei referendum. Ma Pizzetti ha votato a favore del nuovo articolo 18 della Fornero e forse non è interessato neanche ad abolire quella vergogna dell’articolo 8 della finanziaria di Tremonti-Berlusconi che consentiva a Marchionne di cambiare l’organizzazione del lavoro a piacimento. Uomini usati come macchine.

Per questo la battaglia politica per l’acqua pubblica ha un rilievo straordinario. E’ una chiara battaglia per la democrazia. E non si capisce perché, mentre né Salini né Perri contestano Torchio, Pizzetti bastoni l’ex presidente della Provincia, dicendo che è un uomo della prima Repubblica.

C’è bisogno di dividere il centrosinistra in questo modo in questo momento? Anche negli ambienti della sinistra cremonese c’è un senso di disagio.


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