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Caso Arvedi, politica insignificante e frammentata, vittime i cittadini. Impatto acustico negativo e ipotesi di reato

Creato il 08 febbraio 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

L’Arpa ha rilevato il superamento della soglia di 50 decibel in 17 periodi su 55, da parte dell’acciaieria Arvedi, ma non si può sanzionare: era assente il tecnico fonometrico, la misurazione era automatica. Sono dati che si riferiscono al bimestre novembre-dicembre. Inoltre il fonometro di Spinadesco per diversi giorni non ha funzionato.
Il documento dell’Arpa non è stato reso noto da alcun cremonese, benché circolasse già da tempo. L’assessore Bordi non l’ha diffuso pubblicamente.
È arrivato al Comune di Spinadesco, che l’ha messo on line.
È stato segnalato a Telecolor solo contemporaneamente al link di un’interrogazione del m5S nella Commissione regionale. Iolanda Nanni il 6 ha interrogato l’assessore Claudia Terzi.
Ipotesi di reato dell’acciaieria segnalata in Procura, ma nemmeno una sanzione e un piano di risanamento acustico presentato il 24 dicembre e poi? ancora sotto esame dell’Arpa?
La Provincia, diffida, proroga, autorizza, ma Arvedi procede con tutti i politici dalla sua parte.
Non uno che osi parlare.
Si preferisce a Cremona – o si teme – che si scomodi la pavese Iolanda Nanni che descrive l’acciaieria come un terremoto, sulla sua pagina facebook.
L’assessore Terzi sopporta stoicamente l’acciaieria di Dalmine a 300 metri da casa sua.

Così funzionano le istituzioni cremonesi? Chiedendo aiuto – ipotesi ottimistica – alla consigliera pavese, o temendo che si sappia qualcosa della sua attività.

I candidati alle primarie del centrosinistra intanto si sono confrontati alla tv di Arvedi l’altra sera. Avranno visto la montagnola di rifiuti di fronte alla tv?

I link Nanni

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