“Il rientro in giunta di Francesco Calabrese a poche ore dall’annuncio delle sue dimissioni per divergenze col sindaco Romizi sul ventilato recesso da Centralcom del Comune di Perugia assume contorni inquietanti”. Così il segretario del Pd di Perugia Francesco Maria Giacopetti.
“In primo luogo – spiega Giacopetti – perché mettedrammaticamente in evidenza una visione del ruolo di Perugia – in capo a questa amministrazione – tutta piegata a piccoli interessi e per niente proiettata sulle responsabilità e gli oneri che derivano dall’essere città capoluogo, per di più in una regione articolata come l’Umbria. Perugia non può permettersi, per storia e funzioni, di essere uno dei 92 campanili, ma deve ambire a guidare, nell’interesse generale, processi e percorsi. E uscire da Centralcom significherebbe tradurre i capricci di qualcuno in un isolamento dannoso, tecnicamente ed economicamente, per la città, in tema – oggi – di banda larga.
La pratica Centralcom denota, quindi, l’inconsistenza della proposta politica del centrodestra per la città e arriva a valle di una serie di provvedimenti – gli unici ancora presi – dal respiro corto, piegati a soddisfare promesse elettorali piuttosto che a realizzare un progetto di prospettiva. Mi riferisco alla riorganizzazione della macchina comunale, fatta seguendo criteri ragionieristici e non di merito e che si è sostanziata nel licenziamento di due buoni professionisti, padri di famiglia; mi riferisco alla rivoluzione traffico in via Baglioni, piazza Matteotti e corso Vannucci, col centro che rischia di essere deturpato da auto e parcheggi. Tra l’altro: come si coniuga il passaggio di mezzi ‘ingombranti’ lungo il Corso con l’installazione della pista di pattinaggio?
L’atteggiamento dell’assessore Calabrese e della giunta mortificano, infine, le istituzioni e la loro credibilità. Le dimissioni di un membro dell’esecutivo non possono diventare strumento di mediazione politica”.
“L’auspicio del Partito Democratico è che, dunque, l’amministrazione, nel rispetto della normativa, faccia nel più breve tempo possibile un passo indietro relativamente alla pratica Centralcom – conclude Giacopetti – e che si faccia immediatamente chiarezza su alcune posizioni incomprensibili ma soprattutto sul ruolo che Perugia deve e vuole esercitare in una panorama regionale”.