Jessica Pulizzi sapeva di essere intercettata. Lo confidò ad un`amica, Emanuela Di Giorgi.
La ragazza, che all`epoca viveva nello stesso stabile, sentita ieri pomeriggio nell`ambito del processo per il rapimento della piccola Denise Pipitone, ha dichiarato, inizialmente, di non ricordare la circostanza. A seguito di una contestazione dell`avvocato Giacomo Frazzitta, legale di parte civile, ha confermato quanto detto agli investigatori in fase d`indagine. Se l`ho detto - ha risposto - è così. La giovane è caduta in contraddizione più volte quando è stata chiamata a riferire sull`ispezione eseguita il primo settembre 2004 dai carabinieri nella sua abitazione. I militari, sentiti nel corso del processo, hanno detto che Anna Corona li fece entrare presso l`abitazione della vicina sostenendo che era la propria. Con la deposizione di Emanuela Di Giorgi si sono concluse le audizioni dei testimoni. Pubblica accusa, parte civile e difesa hanno però formulato oggi nuove richieste. Gli avvocati Giacomo Frazzitta, Luisa Calamia e Vito Perricone, rappresentanti dei genitori di Denise, in particolare hanno richiesto di sentire ulteriori testi per approfondire alcuni aspetti della vicenda. Chiedono di far luce in particolare di far luce su una telefonata intercorsa il giorno del rapimento tra Anna Corona, madre di Jessica, e la madre Antonietta Lo Cicero. I giudici sono in camera di consiglio per decidere. (Fonte: Social Tp - Vito Manca) (AGI) - Trapani, 7 mag. - Si avvia alle battute finali il processo per il sequestro di Denise Pipitone, la bambina scomparsa da Mazara del Vallo (Trapani) il primo settembre 2004. Il Tribunale di Marsala ha rigettato quasi tutte le richieste di integrazione probatoria avanzate dalle parti civili e dalla difesa di Jessica Pulizzi, sorellastra di Denise, imputata per concorso in sequestro. Il Tribunale- ha detto il presidente Riccardo Alcamo - non ritiene assolutamente indispensabili le audizioni dei testi richiesti alla luce delle risultanze gia` emerse nel corso dell`istruttoria dibattimentale. Il collegio ha ammesso soltanto l`audizione dei dottori Francesco Paolo Milazzo e Bartolo Parrinello, primario del reparto di ginecologia dell`ospedale Abele Ajello di Mazara, richiesto dalla difesa per chiarire le circostanze della presenza di Jessica nella struttura in concomitanza con la nascita di Denise. Ha disposto inoltre l`audizione di un teste indicato dalla pubblica accusa in relazione a un`intercettazione del 6 aprile 2006. Il tribunale si e` invece riservato su altre residue richieste avanzate dalle parti. Hanno rigettato - ha commentato l`avvocato Giacomo Frazzitta, legale della madre di Denise, Piera Maggio - quelle che noi riteniamo essere testimonianze determinanti non solo per il buon esito del processo ma anche per il ritrovamento di Denise. L`avvocato preannuncia il deposito di alcuni atti nella prossima udienza del 14 maggio. Si tratta - ha aggiunto - di elementi importanti.