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"Caso disperato"

Da Andreaben
Stiamo insieme da tre mesi circa. Lei di carattere chiusa, fredda, poco affettuosa. Evita con scuse di fare l'amore per paura della differenza di età. Ma dice ripetutamente che sono la persona perfetta per lei. Le rimprovero due volte le sue scarse attenzioni, il suo sparire quando le chiedo di venire a casa mia. Dopo la seconda volta si dice felice come non mai, pazza di gioia, desiderosa di avermi accanto a me...dopo quattro-cinque giorni mi lascia senza preavviso.
Dice che avevo ragione io nel dire che se lei non mi mostra attenzioni è perché non ci tiene a me, che abbiamo aspettative diverse dal rapporto, che ha provato a superare la differenza di età ma non ci è riuscita, anche in una prospettiva futura.
La sera stessa le mando il biglietto tramite facebook. Lei risponde di essere contenta della mia decisione. Dopo tre giorni pubblica su facebook di non veder l'ora che arrivi San Valentino. Altri due giorni e pubblica di essere innamorata. Il giorno dopo ancora (senza mai riferimenti concreti) testuale: "Come lui nessuno mai". Alla mia richiesta di spiegazioni dice che una persona che le stava vicino da mesi si è fatta improvvisamente avanti dopo avergli raccontato tutto. Io reagisco deridendola, dandole della pazza e ferendola sui suoi problemi psicologici (va da uno psicologo e assume ansiolitici). Le dico "per me non esisti più". E ci diciamo addio. Da questo litigio sono passati a oggi 13 giorni. Su facebook posta adesso che "solo quelli che stanno da soli cercano la verità".
Cosa devo fare Andrea?
Ps. Avevo il manuale ma l'ho addirittura ricomprato!! :-)
Enea
Caro Enea,
ovviamente non ti conosco, ma la relazione che mi descrivi sembra un perfetto esempio di quello che chiamiamo "stile di attaccamento disorganizzato": un ménage perennemente sulle montagne russe, una coppia che passa di continuo dalla bellicosità carica di odio alle promesse di amore eterno. Questo spesso succede quando si verifica una condizione:  entrambi i partner non hanno sufficiente stima né di se stessi, né dell'altro. 
Prova a chiederti, Enea: perché vuoi tornare con una donna che hai bollato (riprendo le tue parole) come una pazza e hai ferito rinfacciandole i suoi problemi psicologici? Certo, sarò stato un momento di rabbia, ma nessuno ci obbliga a stare con una persona che non stimiamo. A meno che non riteniamo, sbagliandoci di grosso, che sia l'unica persona alla quale possiamo aspirare. 
Specularmente, l'atteggiamento di chi si dice felice con te e dopo qualche giorno ti lascia senza preavviso, magari per rincorrere una fiamma di passaggio, è sintomatico di una persona che considera il proprio partner un ripiego e se stessa una banderuola esposta al vento del migliore offerente. Poca stima di se stessi, poca stima dell'altro: risultato, una relazione frustrante e discontinua. Ci sono buone probabilità che, se finisci di insultarla, la tua amica torni, finito il suo giro al parco giochi. Ma questo non risolverebbe il problema di fondo.

Che puoi fare, dunque, Enea? Riprendi te stesso. Ricomincia dalle tue potenzialità, usa il Workbook di Riconquistala! (ne hai due copie!) e riscopri quanto vali davvero e chi davvero meriti di avere al tuo fianco. Quando dirai "Io sono OK!" se ne accorgerà anche la tua ragazza. Che la prossima volta ci penserà due volte prima di andarsene senza preavviso. Naturalmente sempre che tu, nel frattempo, sarai rimasto dell'idea di stare con lei.

Un saluto,
Andrea

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