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Caso Fazio. Gubitosi lo difende e Brunetta attacca

Creato il 17 ottobre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online
Caso Fazio: Gubitosi difende il presentatore, mentre Brunetta attacca nuovamente e Fico modera le posizioni su Occupy Sanremo.

Photo credit: frontiersofinteraction / Flickr / CC BY 2.0.

Continuano ad infuriare le polemiche sul caso Fazio. Il conduttore di “Che tempo che fa” era stato criticato durante la trasmissione da Renato Brunetta, ospite in studio, a causa del suo contratto triennale di 5,4 milioni di euro. A prendere posizione, oltre ai diretti interessati sono satati, con qualche giorno di ritardo, anche il presidente di Agcom, Angelo Cardani e il direttore generale della Rai Luigi Gubitosi. Cardani, a margine dell’audizione della Commissione di vigilanza Rai ha affermato: “il contratto di servizio non è applicato al 100% e su questo punto specifico non mi pare sia stato applicato”, riferendosi alla mancata pubblicazione dei compensi dei dipendenti della Rai. “Io comunque non ho un’opinione in proposito e neppure in Agcom abbiamo ancora deciso cosa fare. Figuriamoci se mi permetto di dire cosa fare alla presidente Tarantola“. Nella relazione annuale dell’Agcom si legge comunque che a pesare sulla mancata attuazione della pubblicazione dei compensi, sia stato il parere contrario alla pubblicazione di dati individuali del Garante della privacy e dell’Antitrust. Un apparente gioco allo scaricamento delle responsabilità, che aggiunge alla polemica sul caso Fazio anche lo stesso direttore generale della Rai Gubitosi, che difende Fabio Fazio: “ci sono professionalità, come quella di Fazio ma anche altre, che sono un grande valore per la Rai e per i telespettatori. Fazio non è un costo per l’azienda, ma una fonte di profitto e garantisce un’informazione trasparente, seria e di altissima qualità”. Sul tema dei compensi ritenuti elevati di certi dipendenti, Gubitosi fa sapere che risponderà in Commissione di vigilanza. Non si è fatta attendere la reazione del primo che aveva innescato il caso Fazio, ovvero Renato Brunetta, che attacca violentemente Gubitosi: “non si possono che chiedere le dimissioni del dirigente pubblico di una televisione di servizio pubblico, com’è la Rai, dopo le gravi, inaccettabili dichiarazioni del direttore generale della Rai, Gubitosi, che ho già censurato nella sede istituzionale della commissione di Vigilanza. Vorrei sottolineare il comportamento anomalo di Gubitosi, quando sostiene che la trasmissione ‘Che tempo che fa’ sia equilibrata. Trovo questa dichiarazione offensiva per l’intelligenza della commissione di Vigilanza e per il rapporto che la Rai ha con il Parlamento”. E conclude: “Gubitosi ha avuto l’impudenza di negare l’evidenza del comportamento di Fazio, condannato dall’Agcom per assenza di pluralismo. Evidentemente il giudizio dell’Autorità non è tenuto in nessun conto da un direttore generale che insulta non solo noi, ma anche il presidente Cardani”.  Infine si innesta nel caso Fazio anche il Movimento Cinque Stelle, già entrato nella questione con lo scambio di battute tra Grillo e Fazio su occupy Sanremo. Di fronte a questo si registra una parziale marcia indietro del presidente della commissione di vigilanza Rai, Roberto Fico, in quota M5S: ‘sono andato a mille manifestazioni e continuerei ad andare”, spiega in mattinata a Radio 24, prima di chiarire,  di fronte alle proteste del Pd per il suo comportamento non imparziale, che ”non esiste nessun Occupy Sanremo, nessuna manifestazione di questo genere e con questo nome a cui devo partecipare”.


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