Sulla lettera del Presidente del Consiglio Enrico Letta pubblicata sul Corriere della Sera di ieri (a pag. 47, con richiamo in prima pagina) in risposta a Barbara Stefanelli (sull’assegnazione della delega alle Pari Opportunità a Maria Cecilia Guerra, Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali): innanzitutto, posto che l’aver “formato il governo col maggior numero di donne nella vita della Repubblica” evidentemente non costituisce, di per sé, la garanzia che le questioni di genere siano fra le priorità dell’esecutivo, c’è davvero anche da augurarsi che, il prima possibile, si inizi finalmente a distinguere con più precisione e una volta per tutte fra questioni di genere, politiche di genere e pari opportunità, invece che usare queste espressioni in maniera interscambiabile quasi fossero sinonimiche.
Il che costituirebbe davvero un primo bel passo avanti nella “modernizzazione, culturale anzitutto, della nostra comunità”.
Premesso ciò, visto che lo spacchettamento delle deleghe è oramai un dato di fatto, possiamo dire che ci farà certo solo piacere se Maria Cecilia Guerra affronterà con un approccio trasversale le questioni di genere. Anche perché, come Femminile Plurale, abbiamo sempre sottolineato l’importanza del lavoro per la possibilità di autodeterminazione delle donne.
Per tutto il resto sì, aspettiamo i fatti.