Anna Laura Millacci ha diffuso tramite Facebook alcune fotografie, che secondo molti possono essere state ritoccate, che la ritraggono insanguinata. La donna ha accusato di violenza l’ex compagno, il cantante Massimo Di Cataldo, affermando anche che l’avrebbe malmenata fino a farla abortire (con tanto di immagine del presunto feto).
L’opinione pubblica ha immediatamente frenato la questione, mettendo in dubbio il fatto che potesse trattarsi di una montatura della donna, la quale, artista delle immagini, avrebbe potuto tentare di ottenere fama sfruttando il tema della violenza. Massimo Di Cataldo ha respinto le accuse e, mentre l’avvocato di Anna Laura Millacci ha rinunciato a difenderla, è emersa la figura di Wright Grimani, amico della donna. Quest’ultimo, ha affermato di essere stato lui a spingerla a pubblicare le fotografie.
Mentre gli inquirenti indagano, anche il settimanale “Oggi” entra nel caso, pubblicando un’immagine che ritrae Anna Laura Millacci, la sera della presunta aggressione, in salute e senza segni di percosse, festeggiare il compleanno di un amico. Non solo, i media avanzano la questione: com’è possibile che una donna malmenata fino ad abortire, abbia avuto la forza di uscire con gli amici la sera stessa? Anna Laura Millacci avrebbe dovuto recarsi in ospedale per sottoporsi al raschiamento che avviene dopo l’aborto, che sia spontaneo o meno. Inoltre, per quanto il trucco di scena possa risultare “miracoloso”, risulta difficile credere che sia bastato per coprire i segni della violenza.
La ex moglie di Massimo Di Cataldo, chiamata in causa da Anna Laura Millacci, aveva già fatto capire di non credere alla donna, ma dopo l’email inviata al settimanale “Oggi”, non vi è più alcun dubbio: Jorgelina Borda Amezaga si schiera dalla parte dell’ex marito.
Il messaggio di Jorgelina Borda Amezaga: «Se è vero che questa donna ha perso un bimbo in quelle circostanze e ha deciso di utilizzare questo dolore come arma mediatica, con un unico scopo personale, questo mi pare quanto meno immorale. me, da semplice donna, figlia, sorella, mamma, risulta molto difficile credere che in un momento del genere una signora, nel pieno della sofferenza, abbia la forza di scattare delle foto, farsi il trucco e uscire con gli amici a festeggiare. Non la voglio nella mia vita, ed è per questo che mia figlia e io abbiamo lasciato l’Italia e quindi, anche mio marito Massimo, la nostra casa, la mia carriera, famiglia, amici, tutto».
Tu come la pensi?
- E' colpevole
- Forse è colpevole, mi convince la versione della donna
- La versione della donna non mi convince: forse lui è innocente
- Penso che sia una manovra pubblicitaria di cattivo gusto
- E' innocente