Finalmente qualcuno del PD che parla chiaro, riconosce le bucce di banana e ricorda (citando questa intervista) come Penati fosse il capo della segreteria di Bersani... e può un capo non sapere cosa fanno i propri collaboratori? Difficile da credere, impossibile da pensare. Quella di Scalfarotto è un'ottima analisi che ci ricorda come ci si trovi di fronte a un bivio: o mettersi sulla difensiva urlando che nessuno sapeva (andando incontro a un suicidio politico) oppure prendere questa vicenda seriamente. In questo secondo caso, suggerisce il dirigente del PD, sarebbe il caso di darsi delle regole interne chiare a rigorose che prevedano "[...] un passo indietro quando si è indagati, evitiamo di avere nelle nostre liste e tra i nostri eletti a tutti i livelli personaggi magari incensurati ma chiacchierati, intrallazzoni e pluririciclati, applichiamo tassativamente a tutti i livelli la regola dei due mandati [...]".
Fossero tutti così. Parlassero tutti così. Bravo Ivan.