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Priebke è morto. La sepoltura pare sia in un luogo segreto. Dove? Parte la caccia a riconoscere alcune foto sbiadite e molto zoomate apparse qualche giorno fa su La Repubblica. In Sardegna da qualche giorno, specie sui social network, si diffonde la notizia che quelle foto siano state scattate a Castiadas dove in realtà esiste una vecchia struttura carceraria ormai andata in disuso.
Le carceri di Castiadas sono una antica struttura ottocentesca, nel 1800 infatti il Ministero dell’interno aveva stabilito di costruire a Castiadas una Colonia Penale agricola, con il duplice obiettivo di far scontare la pena ai detenuti per i delitti commessi e nello stesso tempo bonificare una zona malsana e paludosa che da anni era abbandonata. In un primo tempo i detenuti vengono costretti ai lavori forzati e vengono stabiliti nella collina di Praidis, compresa tra due fiumicelli: Gutturu Frasca e Baccu Sa Figu ed è qui che a fine Ottocento, esattamente nel 1877 si inizia a costruire la Colonia Penale di Castiadas, si realizzano, ad opera dei ristretti, la casa della direzione e le abitazioni degli impiegati e dei militari, il pronto soccorso, la farmacia, l’ospedale, la stazione telefonica e la centrale elettrica e l’annesso cimitero. Dopo anni, eseguita la bonifica con una nota interna al Reggio Decreto del 30 novembre 1930 iniziano i primi trasferimenti ed i terreni ad uso del carcere vengono passati all’Ente di Colonizzazione Ferrarese. I primi interventi dell’Ente Ferrarese risalgono al 1947 con la realizzazione di alcune piccole strutture pubbliche. La Colonia Penale cessa di esistere soltanto nel 1952.
Ad oggi la struttura è un sito di interesse architettonico e storico ma non è presidiata. Sembra particolare la scelta di scegliere come posto di sepoltura di Priebke un posto simile, senza piantonamento nè vigilanza, altri poi, sempre sul web, sostengono che tra le vecchie croci del campo ormai pieno d’erba non ci sia neppure un segno di scavo. Impossibile seppellire senza scavare.
Intanto, la notizia della sepoltura di Priebke nel cimitero di un carcere provoca l’ira del legale di Priebke, Paolo Giachini che ha dichiarato «Le autorità avevano preso un impegno preciso con gli eredi di Erich Priebke circa la segretezza di queste operazioni di trasferimento della salma e del suo posizionamento e anche sulla base di questo impegno il prefetto di Roma aveva posto il ‘Nos’, sigillo di sicurezza, su tutta la faccenda». E prosegue, come riporta L’Unità «Ora il direttore de ‘La Repubblica’ – dovrà spiegare quale alto funzionario nell’esercizio delle sue funzioni si è macchiato di questo illecito, rivelandogli particolari della sepoltura descritti nel pezzo da lui firmato giovedì scorso e addirittura, secondo quanto ha sostenuto lo stesso direttore in diretta a Sky, mostrando documenti riservatissimi».
Intanto il luogo segreto continua ad incuriosire, l’oblio per la morte di Priebke sembra non voler giungere. Così stamane L’Unione Sarda, nota testata giornalistica della Sardegna ha uno scoop di non poco rilievo. Secondo quanto dichiarato da Evelino Loi, Priebke sarebbe a Isili, presso il cimitero della colonia penale del piccolo centro del Sarcidano. La colonia penale è ancora in uso e, in quella struttura oltre che tutto ciò che è necessario per le attività di detenzione e lavoro vi è un vecchio cimitero dove venivano, un tempo, sepolti i detenuti che durante la pensa morivano.
Evelino Loi ha 68 anni, è di Barisardo ed ha passato molta della sua vita tra sbarre e proteste. Secondo quanto dichiarato all’Unione Sarda, Loi ne sarebbe certo anche perchè lo avrebbe saputo da alcune indiscrezioni oltre che dalla verifica delle foto. Non ha dubbi Loi, che in quel cimitero avrebbe anche il padre, morto in detenzione. Loi poi, da quel che si legge, conoscerebbe bene quel cimitero perchè durante la sua detenzione presso la colonia penale avrebbe curato personalmente la tomba del padre, non solo Loi avrebbe saputo di strani movimenti in quel terreno a fine ottobre.