Caso Ruby: l’affare non si vuole sgonfiare

Creato il 30 ottobre 2010 da Tnepd

Ruby perquisita al suo ingresso in Italia

L’appello della protagonista

La precoce bunga bunghista interviene dal bagno dei maschi di una patinata discoteca milanese. Ecco il suo appello ai media:
Non chiamatemi chiavona, mi fa sentire grassa.”
Nel frattempo fa discutere l’inchiesta di “Le Ore Mese” sulla vicenda.
Secondo un sondaggio commissionato dall’autorevole periodico alla societa’ Akasos, i giovani italiani che nella conversazione utilizzano il Bunga Bunga come arma di conquista col gentil sesso hanno il 43 % di probabilita’ in piu’ di concretizzare per meno di 100 euro.
La replica dell’opposizione
“Per non fomentare un clima d’odio che si ritorcerebbe senza dubbio a favore del governo, non commentiamo cio’ che il premier ha fatto nella sua vita, possiamo al massimo aprire una discussione su quello che il premier non ha fatto.”
Le riforme?
“ No. Andare a trans.”
Davvero?
“Non saremo il KGB, ma abbiamo anche noi le nostre fonti.”

Mussoloni con un amico


Il premier si sbottona
“Orgoglioso di avercelo sempre duro! Non ho altro da dire... Chiedete alla Merkel se non mi credete.”
L’ultima parola del Vaticano
“La questione non ci riguarda, la ragazza non era nemmeno battezzata.”Per sapere tutto del caso Ruby:
Coi piedi di piomboNonni d'EgittoIn auto blu

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