La scorsa notte ho sognato una cosa strana, stranissima, ve la voglio raccontare.
Mi avevano chiamato per il Nobel, sì, per andare a ritirarlo.
Prof. Roger Myerson at University of Chicago Press Conference for his 2007 Nobel Prize in Economics (Photo credit: Reznicek111)
Ma quando al di là della cornetta la voce in Svedese me l’ha annunciato, mi ha detto che il Nobel era per la medicina.
‘C’è un errore- dico io in perfetto Svedese- io non sono un medico e non ho fatto nessuna scoperta’.
‘E’ lei la signora Tal dei Tali?’
‘Certo che sono io’.
‘E allora deve venire a ritirare il Nobel’.
(Sempre tutto parlando svedese).
‘Sarà per la letteratura, semmai, per il blog’.
‘No, signora, ai blog i Nobel non li diamo. Lei lo ha vinto per la medicina’.
Un attimo di silenzio; io che non posso nemmeno parlare di sangue, che alla sola vista di un ago o di una goccia rossa svengo con un sonoro tonfo sul pavimento, io proprio io ora ho vinto un Nobel per la medicina?
‘Ma vaffenkullendankenmillen- tradotto in italiano Ma si vada a far benedire‘. E riattacco.
Dopo qualche istante un vento pauroso avvolge la mia casa, un elicottero nero stile FBI atterra sul mio letto scoperchia le coperte e mi preleva; parlano tutti in Svedese e sono tutti vestiti di nero con delle giacche elegantissime.Sono in cinque.
Io parlo, parlo, parlo, sono su una piattaforma in mezzo a della gente e sto spiegando qualcosa di scientifico; ecco mi danno una targhetta.
E nel dare la mano a chi me la consegna, mi sveglio.
English: FBI agents from the Washington Field Office with one of the tactical vehicles they had standing by for the 2009 Presidential Inauguration (Photo credit: Wikipedia)
Sono nell’oscurità della mia stanza; nessun rumore nessuna platea. Ma da quel momento una domanda assurda mi gira per la testa: un blog può vincere il premio Nobel?
Una conseguente domanda assurda mi gira -anch’essa- nella testa: ci sarà mai qualcuno che mi candiderà per il premio Nobel?
No, perché… ci terrei. Anche se non saprei mai parlare in Svedese.
Ma quello sarebbe niente: non vorrei mai dover volare in Svezia; io odio l’aereo e non potrei ritirare il premio.
Sarà la follia del risveglio notturno, sarà che quando ci si sveglia da un sogno si tende a non connettersi per un po’ con la realtà…
Le mie elucubrazioni transgeniche mi hanno portato a pensare di dovervi parlare di questo sogno, soprattutto non per il sogno in sé, ma per farvi una raccomandazione urgente:
casomai vi venisse in mente di propormi per il Nobel, non fatelo. Dovrei rinunciare!!!