Cassa integrazione per 70 dipendenti di Lega Nord

Creato il 04 novembre 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

Sono 70 i dipendenti della Lega Nord che dal prossimo 1 dicembre si ritroveranno in cassa integrazione, 30 dei quali lavoravano nella sede centrale in via Ballerino a Milano.
Di per sé il fatto non avrebbe nulla di strano in un paese dove sono tantissimi i lavoratori che vengono di colpo lasciati a casa, tanto che questi licenziamenti di massa non fanno quasi più notizia. Ciò che invece fa riflettere sono le parole rilasciate da alcuni di questi dipendenti in un’intervista in cui è stato chiesto loro di commentare l’accaduto. Il colpevole principale di tutto ciò sarebbe, per gli intervistati, Matteo Salvini; secondo loro l’attuale segretario della Lega avrebbe sperperato a tal punto le finanze del partito da lasciarne vuote le casse. Non ci soffermeremo a discutere della politica della Lega Nord, ma a far notare come sia cambiata la figura del loro leader dall’addio di Bossi e a che conseguenze potrebbe portare.
Più volte i membri della lega hanno individuato negli immigrati i responsabili della mancanza di lavoro, e proprio pochi giorni fa erano scesi in piazza a Milano per manifestare contro i costi eccessivi dell’operazione Mare Nostrum; lascia quindi stupiti il fatto che stavolta sia stata indicata come colpevole la cattiva gestione di Salvini. Insomma, non c’è più agli occhi dei membri e degli iscritti al partito una figura forte come quella di Bossi, un personaggio in grado di unire le folle contro un nemico comune grazie alle sue indiscusse capacità di comunicatore. I membri storici del partito si erano uniti grazie ai discorsi in dialetto del loro leader, le interviste e il suo sostanziale distaccamento dal mondo della politica di allora. Con Salvini invece gli animi si sono divisi e le manifestazioni hanno perso di peso e di credibilità, tanto che, contemporaneamente alla protesta contro Mare Nostrum, è stata organizzata una contro-manifestazione di grandissima portata (basti cercare l’hastag #mareomnium su Twitter).
Quale futuro dunque per un partito i cui membri stanno cominciando a perdere fiducia nel loro leader? Difficile dirlo, ciò che è certo è che nella politica contemporanea è assolutamente necessaria la figura di un uomo immagine in cui sia gli elettori che i membri del partito possano identificarsi.

di Maurizio Maiocchi

Tags:bossi,cassa integrazione,crisi,il corriere di milano,Lega Nord,milano

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