Antonio Cassano 29 anni, è stato operato questa mattina alle 8:00. L’intervento è durato solo 35 minuti in anestesia locale ed è stato completato con successo.
Al giocatore è stato posizionato un “ombrellino” tra gli atri, per via vascolare percutanea, tramite un sottile catetere.
l’operazione a Cassano è stata eseguita per sanare la piccola malformazine cardiaca riscontrata al giocatore barese domenica scorsa. In sala operatoria un equipe di medici hanno assistito all’intervento insieme al professor Mario Carminati ( cardiologo interventista dell’Irccs Policlinico San Donato ):
-il primario di Neurologia Nereo Bresolin
-il medico del Milan Rodolfo Tavana e Gian Battista Danzi responsabile del reparto di cardiologia del Sacco.
La Malformazione riscontrata a Cassano è detta Pfo ”forame ovale pervio”.
La sigla è Pfo, per esteso forame ovale pervio, è la patologia che ha come sintomi vertigini, turbe visive, incapacità nel parlare e difficoltà motorie.
A volte, come per Cassano, può essere scambiato per un ictus ischemico. E’ invece una disfunzione del cuore, dove praticamente il sangue passa da un atrio all’altro del cuore senza passare dal “filtro” fisiologico costituito dai polmoni.
Questa patologia è poco conosciuta, quindi imprevedibile anche per uno sportivo seguito 24 ore su 24 come Cassano. Una “malattia” che dipende da un piccolo difetto anatomico congenito del cuore.
In genere questo difetto si presenta alla nascita, ma nei primi giorni di vita tende spontaneamente a guarire. Se questo non succede, in età adulta può succedere che microtrombi, magari formatisi in seguito ad ematomi da trauma, possano passare indisturbati dal sangue venoso al sangue arterioso e andare ad embolizzare e ostruire il flusso in qualche arteria, se avviene nel cervello si manifesta l’ischemia cerebrale.
Per Cassano ora si attende il responso medico sui tempi di recupero, verosimilmente saranno 4/6 mesi.