Il “profilo scuro” di Encelado, acquisito da Cassini il 20 dicembre di quest’anno, ad una distanza di circa 158.00 km dalla superficie della piccola luna. Crediti: NASA/JPL/SSI.
di Marco Castellani, Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF)-Osservatorio Astronomico di Roma
Sulla scia del passaggio ravvicinato con Encelado, la sonda Cassini sta inviando a terra immagini della luna di Saturno, e dell’altra luna a lei vicina, Dione.
Una cosa che ha particolarmente colpito gli scienziati, sono le immagini di Encelado dove si può apprezzare il “profilo scuro” della luna, con l’evidenza aggiuntiva di diversi getti di materia, che provengono dalla regione del polo sud.
Gli strumenti della sonda non sono rimasti certo inoperosi, in tale particolare frangente, ma si sono prodigati nel cercare segnali della eventuale presenza di una debole atmosfera. Riguardo alla sua composizione, poi, i ricercatori sono curiosi di capire se può essere simile a quella riscontrata su Rhea, un’altra luna di Saturno (della quale proprio ieri ricorreva l’anniversario della scoperta, ad opera di Gian Domenico Cassini).
E’ comunque la parte lontana dai “jet” a rivestire un grande interesse. In particolare, gli scienziati sperano anche di acquisire informazioni sul tasso di “microbombardamento” ad opera di piccole meteoriti, nel sistema di Saturno, ed ottenere una stima di età degli anelli principali del pianeta.
Questo è ormai il tredicesimo flyby di Cassini con Encelado, e si è svolto su un percorso simile a quello del precedente, avvenuto il 30 novembre. Sei ore prima Cassini aveva “fatto un giro” vicino a Dione, un’altra luna di Saturno, passando ad una distanza di circa 100.000 chilometri, e rilevando diversi interessanti particolari, che fanno pensare ad una attività geologica marcata, in epoche passate.
NASA JPL Press Release: http://www.jpl.nasa.gov/news/news.cfm?release=2010-426&rn=news.xml&rst=2858.
Marco