Trapa natans: cos'è?
Il suo nome latino è trapa natans: "trapa" è l’abbreviazione della parola composta "calci-trapa", che era un antica macchina da guerra a 4 punte, "natans" viene invece dal verbo latino "natare" che significa nuotare. E’ però più conosciuta come castagna d’acqua ed appartiene al gruppo delle piante acquatiche della famiglia delle Trapaceae. Le castagne d’acqua sono sempre state molto diffuse in Asia, nell’Europa meridionale e centrale, nell’Africa del Nord e nell’Africa tropicale meridionale. Nell’Ottocento vennero introdotte anche in Australia e negli Stati Uniti e oggigiorno sono diffuse un po’ ovunque nel mondo. Sono piante galleggianti che si ancorano al terreno melmoso degli stagni o dei bacini d’acqua attraverso le radici. I gambi sono molto lunghi, le foglie si dipartono a losanga disponendosi in rosette. D’estate fanno dei fiori bianchi che producono frutti simili alle castagne.
Castagne d’acqua: come coltivarle

Castagne d'acqua: utilizzo popolare
I semi della trapa natans venivano usati dalla medicina popolare nella preparazione di unguenti per la cura dell’elefantiasi, dei reumatismi, delle piaghe, delle scottature solari e di alcune malattie della pelle. Con le castagne d’acqua si preparavano anche decotti per combattere la febbre epidermica e le crisi diarroiche. Alcuni studiosi ritengono che la credenza che queste piante acquatiche avessero delle proprietà taumaturgiche fosse legata alla particolare forma dei frutti, che ricordano un po’ la castagna. Le virtù medicinali di questi semi in realtà non sono mai state scientificamente provate e l’unico dato certo è che contengono una notevole quantità di ferro. Nei secoli passati, i semi delle castagne d'acqua erano anche usati per la fabbricazione di rosari (per questo la castagna d’acqua nella vulgata è chiamata anche "noce dei gesuiti"). In Cina le castagne d'acqua sono frutti commestibili: vengono mangiate bollite oppure grigliate.
Proprietà depuratrici delle castagne d’acqua

Uso in cucina

A differenza di queste ultime, le castagne d’acqua hanno un' origine differente e possiamo vederle galleggiare in prossimità di terreni acquatici lenti con fondali molto bassi (massimo 5 cm).
Le castagne d’acqua vengono consumate fresche, arrostite o lesse, cosi come le castagna comuni. La buccia che protegge la noce è croccante e il suo sapore ricorda approssimativamente quello della noce di cocco. In cucina, vengono utilizzate per preparare gli involtini cinesi e per farcire i ravioli. In passato, i semi della pianta, dal colore biancastro, farinoso e dal gusto di nocciola venivano impiegati per ottenere farina, in seguito alla loro essiccazione e conservazione.
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