Riceviamo da BiancaMaria Rizzoli e volentieri pubblichiamo il suo contributo
Già nel XIV secolo, in questa località vicino a Merano, sorgeva un castello, poi acquistato dalla famiglia Trauttmansdorff che lo mandò in rovina. Restaurato dal conte Joseph von Trauttmansdorff nel 1846, fu ampliato in stile neo-gotico. Dal 1870 il castello ospitò l’imperatrice d’Austria, Elisabetta di Baviera (la famosa Sissi) che vi andava con le figlie e le dame di compagnia per trascorrervi le cure termali. Dimorò inoltre nel posto per due inverni. Elisabetta amava particolarmente questo luogo per “Passeggiare indisturbata dal trambusto del mondo”. La sua presenza contribuì a rendere famosa la cittadina sudtirolese.
Sissi fece inoltre costruire nel bosco di roverella attorno al castello, sentieri coperti di ghiaia adatti alle sue lunghe camminate. Nel 1994 la provincia di Bolzano decise di restaurare i 12 ettari di terreno che circondano il castello, aggiungendovi un orto botanico e vari padiglioni. All’imperatrice fu dedicato “Il Sentiero di Sissi” che collega Trauttmansdorff a Merano, passando per dimore storiche, parchi e altre località legate al suo soggiorno.
Il luogo è disposto secondo 4 aree terrazzate e impiantate di vegetazione lussureggiante: fino ad oggi sono state messe a dimora più di 100.000 piante, con 3.000 specie diverse. Le aree sono state scelte secondo tematiche ben precisi: i Boschi del Mondo, i Giardini del Sole, dedicati alle piante mediterranee, i Giardini acquatici e terrazzati e i Paesaggi dell’Alto Adige. Una vera e propria enciclopedia vivente dove vengono presentate tecniche culturali di paesi diversi.
Nei padiglioni le piante sono inserite in modo da assecondarne il luogo d’origine: il bosco giapponese, il giardino all’inglese, il giardino all’italiana, le piante mediterranee comprese gli ulivi, la vite e il girasole, i cactus del deserto americano che sorgono sulla collina, il laghetto delle ninfee, la grotta delle felci, il Giardino Proibito con le piante medicinali e velenose usate secondo la tradizione dalle streghe. Infinite le varietà di piante aromatiche, dal basilico, alla lavanda, dalla menta, alla citronella, solo per indicare le più note. A seconda delle stagioni i colori si avvicendano: così in primavera fioriscono tulipani e rododendri, in estate esplodono i colori della lavanda e delle rose, in autunno il giardino giapponese si tinge di rosso, mentre in quello mediterraneo maturano fichi e olive, e infine si raccolgono i tardi frutti delle mele, dell’uva e delle castagne.
Nel punto più alto del giardino si trova la voliera popolata da colorati pappagalli provenienti da tutto il mondo.
I giardini rimangono aperti da metà marzo o inizio aprile fino a inizio novembre.
Giardini di Castel Trauttmansdorff, via San Valentino 51/a, 39012 Merano, Tel. 0039 0473 235730.