Non parte sotto una buona stella il secondo Consiglio Comunale democraticamente eletto dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose del 2006.
Se il Consiglio Comunale del 2008 fu eletto senza particolari problemi (salvo la sostituzione di un consigliere a distanza di circa un anno a seguito di ricorso di un consigliere del medesimo partito dell’opposizione), il Consiglio Comunale del 2013 quando sono trascorsi più di quindici giorni dalla chiusura delle urne continua a non essere definito e gli eletti continuano a non essere proclamati.
In aggiunta a ciò ben due episodi, regolarmente rilevati e denunciati, di violazione della segretezza del voto, adombrano con sufficiente certezza il sospetto dell’esistenza di un possibile consistente voto di scambio, tanto più grave se manifestatosi in un contesto che volenti o nolenti è innegabile essere caratterizzato dall’alta densità di interessi mafiosi collegati alla gestione della cosa pubblica.
Annalisa Ferrante in un articolo sul Giornale di Sicilia del 26/06/2013 ha fatto il suo dovere di cronista:
“Cellulari in cabina per fotografare il voto: due persone denunciate, controlli dei voti, contati e ricontati dopo quindici giorni dall’apertura dei seggi.
Due uomini castellammaresi sono stati denunciati dalla polizia del locale commissariato per irregolarità nel voto. I due uomini, infatti, si sarebbero portati il cellulare nella cabina elettorale per fotografare il loro voto. Nonostante sia severamente vietato fotografare o riprendere la scheda, al fine di evitare il voto di scambio, nell’epoca dello smartphone, i due cittadini hanno pensato bene di portarsi il cellulare in cabina. E sono stati colti in flagranza mentre fotografavano le schede appena votate. In entrambi i casi sarebbero stati i presidenti di seggio ad accorgersi del fatto. Il tipico “click” dello scatto fotografico è stato sentito distintamente dai presidenti di seggio che hanno aperto le cabine trovando gli elettori con il telefonino in mano. Il fatto è stato quindi accertato dagli uomini della polizia del locale commissariato diretto da Claudio Valenti: i due uomini sono stati denunciati per l’inosservanza delle misure “volte ad assicurare la segretezza dell’espressione del voto nelle consultazioni elettorali”. Insomma perché non è consentito introdurre i cellulari nella cabina di voto. Se il dubbio è quello del voto di scambio, il fatto non è accertabile anche perché chi fotografa il voto poi afferma di averlo fatto per un poco plausibile “ricordo”. E se la foto del voto non viene certo esposta nell’album di famiglia, l’ipotesi del voto di scambio sembra proprio essere quella più fondata, anche se non accertata e puntualmente negata. Intanto se per il sindaco Nicolò Coppola non ci sono stati problemi, ed il primo cittadino si è immediatamente insediato a palazzo Crociferi dove è già al lavoro, lo stesso non può dirsi per il nuovo consiglio comunale. Non sembrano esserci cambiamenti nell’attribuzione dei seggi (12 di maggioranza ed otto di minoranza) ma i controlli dei voti proseguono da quasi due settimane e si è ancora in attesa dei risultati definitivi. La polizia presidia la scuola elementare “Verga” dove si trovano tutti i verbali di voto e le schede. Sembra proprio che i conti non tornino e non è escluso che potrebbero esserci sorprese rispetto ad alcune liste in un primo tempo considerate fuori dal consiglio. I risultati ufficiali, insomma, non ci sono ancora e poiché in molti casi lo scarto di voti è di pochissimi consensi, potrebbero esserci candidati che ottengono il seggio, non previsto dai conteggi ufficiosi.” (ANFE).
A dir poco stupefacenti le reazioni che sono seguite alla pubblicazione di tale articolo e che la stessa Annalisa Ferrante segnala in un suo status su Facebook: “Da stamattina ricevo telefonate di gente irritata, che sostiene che a Castellammare il voto di scambio non esiste“.
Se questa gente ha ragione allora è possibile che il Consiglio Comunale non sia mai stato sciolto e che a Castellammare del Golfo la mafia non esiste.
Poichè non credo affatto che questa gente abbia ragione ad Annalisa naturalmente va tutta la mia solidarietà.