Firmato dell’assessore regionale alle Attivita’ produttive Marco Venturi il decreto con cui si fissano le deroghe ai tradizionali orari di apertura e chiusura dei negozi secondo quanto previsto dalla legge regionale 28/1998.
Sono 171 le amministrazioni siciliane che potranno derogare ai tradizionali orari di apertura e chiusura degli esercizi commerciali.
Si tratta in particolare dei comuni ad economia prevalentemente turistica, le citta’ d’arte e le zone con maggiore afflusso turistico.
La deroga varra’ a partire da oggi e fino al 30 settembre.
Sentiti l’Osservatorio regionale per il commercio e le Province, il decreto individua come citta’ ad economia prevalentemente turistica e citta’ d’arte 12 comuni dell’agrigentino, tra cui Licata, Menfi, Porto Empedocle, Racalmuto e Sciacca; 3 del nisseno, tra cui Gela; 30 del catanese, tra cui Acireale, Caltagirone, Catania e Zafferana Etnea; 5 dell’ennese, tra cui Enna, Nicosia e Piazza Armerina; 51 del messinese, tra cui Capo D’Orlando, Giardini Naxos, Messina, Milazzo, Mistretta, San Fratello, Santa Maria Salina, Scaletta Zanclea e Taormina; 37 del palermitano, tra cui Bagheria, Cefalu’, Corleone, Isola delle Femmine, Termini Imerese e Ustica; 7 nel ragusano, tra cui Modica, Pozzallo, Ragusa e Vittoria: 11 nel siracusano, tra cui Augusta, Avola, Noto, Pachino e Siracusa; e 15 nel trapanese, tra cui Calatafimi Segesta, Castellammare del Golfo, Castelvetrano, Selinunte, Favignana, Gibellina, Mazara del Vallo e San Vito Lo Capo.