Blois Ma ritorniamo a Blois: la città si snoda intorno al castello e degrada verso la Loira, che vi scorre placida, formando un ventaglio, con i tetti di ardesia, i comignoli di mattoni rossi e le facciate chiare,
Il castello accoglie il visitatore con lo splendido portale d’accesso in stile gotico fiammeggiante, dove troneggia la statuaequestre di Luigi XII e lo stemma con l’istrice.
Nel cortile interno si può ammirare la magnificenza e la ricchezza stilistica: sicuramente quella che stupisce maggiormente è quella rinascimentaledi Francesco I con lo stupendo scalone inglobato nella torre ottagonale.
Da non mancare è la "Salle des étas generaux" con le travature lignee, mentre al primo piano si può ammirare lo studio di Caterina de’ Medici.
Castello di Chambord
A 18 Km a nord-est di Blois si trova il castello di Chambord, senza dubbio il più visitato, con la caratteristica silhouette che si staglia bianca e animata da un fitto intrico di torrette, camini e pinnacoli.L’edificio, perfettamente simmetrico, ha una pianta centrale ispirata alle ricerche del rinascimento italiano. Nel cuore del castello, esattamente al centro della croce formata dalle quattro sale delle guardie, ci si trova davanti ad un vero capolavoro, secondo molti concepito dal genio di Leonardo: il famoso scalone formato da due rampe, una destinata alla salita, l’altra alla discesa, la cui esigenza funzionale è risolta con un mirabile effetto decorativo. Esso è composto da due scale a chiocciola rotanti nello stesso senso che non si incrociano mai.
Percorrendolo fino all'ultimo piano si ha accesso alla terrazza, anch'essa ispirata da un'idea di Leonardo, che offre una stupenda visione del fiume, del bosco circostante il castello e dei numerosi camini e capitelli che ornano la costruzione. La terrazza gira attorno a tutta la struttura del mastio e permette di volgere lo sguardo a 360° sul panorama circostante. La sommità dello scalone è sormontato da una torre lanterna.
Delle oltre 440 stanze che racchiude il castello sono senz’altro quelle che compongono l’appartamento di Francesco I le più interessanti.Il castello di Chambord è circondata da un parco che si estende per 5500 ettari, delimitato da un muro di cinta di 32 Km: all’interno di questo parco è possibile effettuare belle passeggiate a piedi oppure in bicicletta e non è raro incontrare cervi e cinghiali o semplicemente cavalli al pascolo.
Castello di Cheverny
A circa 17 Km a sud-est di Blois, ci si imbatte nel castello di Cheverny dalle linee sobrie ed eleganti, in un parco disegnato con grazia ed armonia. La dimora e la tenuta appartengono alla famiglia Hurault de Vibraye che ancora oggi le abitano tanto che gli ambienti hanno la freschezza e le caratteristiche di una “vera abitazione” : gli interni sono caratterizzati da una sorprendente unità stilistica.
La sala da pranzo introduce alla magnificenza degli ambienti,
la camera dei bambini,
ma soprattutto le cucine.
Chi conosce le “Avventure di Tintin e Milù” potrà scorgere nel castello di Cheverny il “…..porto sicuro di Moulinsart, la tenuta del suo amico Capitano Haddock….” tanto che è possibile visitare la mostra permanente “ I segreti di Moulinsart”.
Particolarmente piacevole è la visita del parco ed ammirare i colori del giardino,
indugiare tra le piante fiorite ed i frutti dell'orto,
oppure ammirare la splendida muta di oltre cento cani da caccia.
Amboise
Amboise, come Blois, si snoda tutta intorno al suo castello, ma ciò che suscita maggiore emozione è la visita di Clos-Lucé, la dimora dove Leonardo ha vissuto dal 1516 al 1519, anno della sua morte.
La storia di Chenonceau è tutta al femminile: il castello viene infatti edificata ai primi del XVI secolo dal tesoriere della corona ma è la moglie a seguirne i lavori con grande senso estetico. Alla metà del XVI secolo il castello entra in possesso di Enrico II e di sua moglie, Caterina de' Medici, ma il sovrano lo vuole donare all'amante Diana de Poitiers che lo abbellisce di magnifici giardini.
Caterina tollera a lungo la rivale, ma alla morte del marito consuma la sua vendetta, costringendola a cederle Chenonceau in cambio di Chaumont.Quello che maggiormente stupisce di questo castello è la galleria, lunga 60 m,che Caterina de' Medici fece costruire sul ponte ad arcate, che attraversa lo Cher, già progettato da Philippe de l'Orme per Diana de Poitiers
e lo arricchisce di uno splendido giardino alla francese.
Quando il castello passa alla nuora di Caterina, Luisa di Lorena, questi si tinge di tristezza, infatti, dopo l'assassinio del marito, Enrico III,si ritira in un lutto perenne e passa i suoi giorni solitari tra preghiere, letture e ricamo.
Di notevole effetto le cucine, ancora in ottimo stato di conservazione, dove fa mostra di se una meravigliosa collezione di utensili di rame oltre che una parte dedicata alla macellazione delle carni.
Ma un viaggio nella valle della Loira non può certo finire senza avere cercato il piccolo villaggio di Lamotte Beuvron alla cui periferia ancora oggi esiste l'Hotel Restaurant Tatin dove, a causa di un errore, fu inventata la celebre Tarte Tatin.