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Castello delle regine+Club Vivanova= cronaca di un week end in umbria

Da Vini&terroir

Week end fantastico in Umbria con un gruppo di 24 persone provenienti da Inghilterra, Germania, Repubblica Ceca, Francia, Russia e Svezia alla scoperta di un’azienda fantastica: Castello delle Regine.  Il Castello delle Regine è una splendida azienda che si estende per circa 400 ettari nei territori dei comuni di Amelia e Narni che ospitano olivi, allevamento di bovini di razza chianina , agriturismo di lusso, un ottimo ristorante e circa 80 ettari di vigna con principalmente Sangiovese Grosso.Ovviamente tutto è stato organizzato dal Club Vivanova, Bradley Mitton, e dal castello delle regine. Dopo un viaggio abbastanza breve, sono partito da Nizza insieme a Bradley, che il giorno prima era a Montecarlo per presentare un’altra serata del club, siamo arrivati verso le 19 all’azienda e dopo una breve rinfrescata subito al ristorante dell’azienda dove ci aspettavano gli ospiti e David Richie, ambasciatore d’Australia in Italia. La prima serata c’è stata una degustazione dei vini australiani e della  neozelandesi importati dalla Mitton Wines. Si inizia con uno splendido sauvignon blanc, della regione di Marlborough in Nuova Zelanda, una piccola azienda che fino a qualche anno fa vendeva la totalità delle proprie uve al gigante Cloudy Bay .

Sliding Hills sauvignon Blanc 2011 è un vino aromatico, esplosivo nei suoi profumi ( come tutti i sauvignon degli antipodi) con note eccelse di pompelmo rosa, ribes bianco, mango. La bocca è molto fresca, con acidità viva ma smorzata da questi profumi di uva matura. Ottimo da aperitivo.

Bellvale Athena’s vineyard Gippsland Chardonnay 2009 questo è un’ottimo chardonnay prodotto nella regione costiera di Gippsland, vicino a Melbourne, dal clima marittimo, fresco quasi freddo, con escursione termiche enormi tra giorno e notte. Questo vino ha profumi molto eleganti che mi ricordano gli chardonnay della Borgogna. Profumi cremosi e burrosi di tiglio, mela e pera, un legno francese molto ben integrato. In bocca è complesso di buona struttura ed ottimo equilibrio.

Sliding Hills Pinot Noir 2010 è un’ottimo Pinot Noir della nuova Zelanda, questa varietà ha trovato in questa isola l’habitat perfetto per potere maturare lentamente come  avviene in Borgogna. Il vino è franco, vero sul frutto con aromi di frutta rossa ( mirtilli, lamponi, fragoline selvatiche) con leggeri sentori di nocciola dati dal breve soggiorno in legno. In bocca è vivo, di media struttura .

Il giorno dopo breve visita mattutina allo splendido villaggio di Narni , degustazione mattutina di due splendide annate del vino bianco il Bianco delle regine 2006 e 2007, nella barricaia dell’azienda.

vista della sala di invecchiamento del castello delle regine

vista della sala di invecchiamento del castello delle regine

Il Bianco delle Regine è un assemblaggio di quattro diverse varietà: Chardonnay, Pinot Grigio, Riesling e Sauvignon Bianco vinificate separatamente in vasche da 50 e 75 hl e poi assemblate poco prima dell’imbottigliamento. Bianco delle Regine 2007 è un vino dal colore giallo dorato con profumi di mela renetta, pera william, tiglio e camomilla essicati, la freschezza è ancora ben presente con un ottimo finale mieloso. Bianco delle regine 2006 in Magnum mi ha colpito per i suoi aromi terziari di evoluzione molto discreti ed eleganti: molto miele, mango candito, la percezione di idrocarburi e violetta appassita data del riesling; ottima bocca che equilibra glia aromi potenti con una ancora notevole freschezza. Dopo la degustazione via verso Orvieto dove abbiamo potuto ammirare la bellezza del Duomo e della cittadina; alla sera invece appuntamento al ristorante dell’azienda per la cena di gala con una selezione dei vini del Castello.

http://www.castellodelleregine.com/cantina/images/cat/2/68-castello-delle-regine.jpg

Il primo vino è il Bianco delle Regine 2011 dalla caratteristica fresca con aromi di ribes bianco, tiglio, mela , violetta fresca . Ottimo da adesso con la sua carica aromatica ed estrema bevibilità, ma attenzione questo vino può invecchiare molto bene

Si passa ai rossi con il Poggio delle Regine 2009 uno splendido blend di Sangiovese in maggioranza, con aggiunte di Syrah e Merlot. Il vino è molto sul frutto con note di amarena, frutti rossi, con un legno ( botti grandi) molto ben integrato. Bocca fresca, beverina che bilancia la percezione alcolica del vino. Ottimo da tutto pasto e con primi piatti a base di pasta. Il Princeps 2004, assemblaggio di cabernet sauvignon con piccole aggiunte di sangiovese e merlot mi ha sorpreso per le sue caratteristiche di finezza del cabernet e del sangiovese che bilancia bene la grande maturità del merlot. Cassis, mirtilli rossi, aromi eleganti di tabacco, di cedro, scorzette di arancia, bella complessita con un ottimo equilibrio e tannini nobili. Vino che può regalare sorprese se lo sappiamo aspettare. La Selezione del Fondatore 2004 è un Sangiovese Grosso dai vigneti storici ( circa 40 anni ) dell’azienda. E’ affinato in botti di rovere francese dopodichè riposa ulteriori 36 mesi in bottiglia per esaltare la finezza del sangiovese. E’ un vino stupendo, l’eleganza, la finezza dell’ottimo sangiovese, amarena,spezie, leggero sottobosco, zest di arancia, viola, bella complessità . In bocca l’attacco è fresco che quasi non ti rendi conto della parte alcolica, ottima struttura che regala estreme note balsamica e di mora selvatica. Vino da bere in assolo per gustarlo pienamente.

interno ristorante podernuovo

interno ristorante podernuovo

Il Merlot 2004 è il vino più premiato dell’azienda e dopo la fermentazione viene posto a maturare in barriques d’Allier di media tostatura dopodichè riposa altri 24 mesi in bottiglia. Sono le vigne storiche dell’azienda, il Merlot è presente in questi vigneti fin dal 1900 e col passare degli anni si è costruito il proprio terroir. E’ un vino molto morbido, dai profumi delicati di prugna mirabelle, ciliegia rossa, note di cacao, torrefazione. Bocca vellutata, ottima freschezza, tannini integrati, profumi di prugna che ritorna al palato con finale di cacao amaro.

Il giorno dopo tutti a casa con l’emozione di avere vissuto un’esperienza unica e con la promessa di ritornarci molto presto.

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