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Castelnuovo Belbo: terzo incontro

Creato il 27 febbraio 2012 da Raffy87
Continuando il lavoro iniziato prima del Carnevale (qui), oggi abbiamo esplorato meglio uno dei quattro sentimenti principali: la paura.
Oggi ho lavorato con i due gruppi classe divisi, ma il lavoro è stato a grandi linee il medesimo.
Per iniziare ci siamo mossi un po' perché; come insegnano ormai tutti gli approcci di psicologia dell'educazione; prima di un'attività intellettuale è bene attivare anche il corpo per mettere in moto più energie e favorire la concentrazione.Come gioco "attivante" ho proposto quest'attività e la sua evoluzione:
  • ho chiesto ai bambini di correre per la sala e, al mio battere di mani, fermarsi come statue in piedi, seduti e sdraiati;
  • l'evoluzione consiste nell'introdurre un discriminate per l'assunzione delle pose: la battito di tamburo le statue dovevano essere "in piedi", mentre al suono dei sonagli la statue dovevano essere "sedute o sdraiate".
Durante il periodo di "recupero del fiato normale" ho proposto di assumere la posa della stella marina (sdraiati con braccia e gambe divaricate) o della lumachina (sdraiati rannicchiati).

A questo punto, dopo circa 15 minuti di "riscaldamento", ho cercato di richiamare alla memoria dei bambini il lavoro svolto ormai due settimane fa e abbiamo ricominciato a parlare delle loro paure.Dopo una piccola "discussione" su cosa faccia davvero paura ho mostrato alla classe delle emoticon che rappresentavano le quattro emozioni fondamentali: felicità, tristezza, paura e rabbia (potete scaricarle qui) e ho chiesto di riconoscere la paura. Dalle parole degli stessi bambini è poi uscito che ""la paura" ha paura perché "la rabbia" è cattiva. Anche la rabbia è una cosa che fa paura!".Per concludere l'attività, invece di proporre un classico recupero grafico, ho proposto di ricomporre un quadro di Paul Klee dal titolo "Attacco di paura".Castelnuovo Belbo: terzo incontro Ad ogni bambino ho consegnato un foglio in cui erano disegnate solo le parti "umane" presenti nel quadro in ordine sparso. Ho poi chiesto loro di tagliare tutte o solo parte delle immagini e ricomporle in un disegno che rappresentasse la paura.Accanto all'attività di rielaborazione e di attivazione della creatività i bambini hanno anche messo in gioco la manualità fine.

Castelnuovo Belbo: terzo incontro

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