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Catalogna, Rajoy: “Non lascerò che la Spagna si spezzi”

Creato il 12 novembre 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

La Consulta ha accolto il ricorso presentato dall’Avvocatura dello Stato contro la risoluzione indipendentista votata lunedì dal Parlamento della Catalogna: quale sarà il prossimo passo?

La lotta dei Catalani per la secessione della regione della Catalogna dalla Spagna (o per quella che loro chiamano la “desconnexiò democratica“, il “distacco democratico”) si è arricchita questa settimana di un nuovo round giocato tra le parti in causa a cavallo tra Barcellona (sede del Parlamento locale e capitale dell’aspirante Repubblica catalana) e Madrid, passando per Palazzo della Moncloa (sede del Governo centrale guidato dal Premier Mariano Rajoy) e il Palazzo del Tribunal Costitucional (dove si riunisce la Corte Costituzionale di Spagna).

Mariano Rajoy, attuale Premier spagnolo contrario all'indipendenza della Catalogna. Photo credit: More pictures and videos: connect@epp.eu / Foter.com / CC BY

Mariano Rajoy, attuale Premier spagnolo contrario all’indipendenza della Catalogna. Photo credit: More pictures and videos: [email protected] / Foter.com / CC BY

Questi i fatti. Lunedì scorso il Parlamento della Catalogna, composto in buona parte da membri di partiti indipendentisti, ha approvato una risoluzione che avvia di fatto il processo di indipendenza e di costituzione della Repubblica Indipendente della Catalogna già a partire dal 2017. Il Presidente secessionista Artur Mas, uscito vincente dalle elezioni regionali di pochi mesi fa, ha chiesto al Parlamento 18 mesi per lavorare alla costruzione della nuova entità repubblicana indipendente da Madrid, lanciando il guanto di sfida a Mariano Rajoy, da sempre contrario a questo scenario. Il Premier è corso immediatamente ai ripari convocando l’Avvocato dello Stato, Marta Silva De Lapuerta, per presentare ricorso presso la Corte Costituzionale contro una legge che ritiene incostituzionale. In esso lo Stato ha chiesto l’immediata sospensione cautelare del provvedimento e dei suoi effetti. Inoltre, attraverso quesa mossa, la Spagna unita ha messo in guardia Mas e altri 20 esponenti del Governo catalano dal proseguire su questa strada, pena la sospesione per “disobbedienza” o sanzioni più gravi.

Il ricorso è stato accolto ieri pomeriggio dalla Consulta. Rajoy ha sottolineato la sua determinazione nell’impedire che il processo di indipendenza giunga a compimento: «Non permetterò che si rompa l’unità nazionale della Spagna. Non si tratta solo di reagire alla mozione, ma di difendere un paese intero. Il Governo non permetterà che alcuni signori liquidino le norme di convivenza che ci siamo dati tutti insieme, ed agirà con fermezza per impedirlo. Non si deve avere il minimo dubbio che lo farà». Dal canto loro gli indipendentisti hanno fatto sapere di non riconoscere l’autorità delle istituzioni spagnole e della Corte: «Rispondiamo solo al Parlamento di Barcellona». Ora non rimane altro che attendere i futuri sviluppi di questo braccio di ferro, da cui dipendono le sorti dell’unità spagnola e a cui guardano interessati i partiti indipendentisti di tutt’Europa, nella speranza di un precedente utile alle loro rivendicazioni.

A.S.

Tags:artur mas,barcellona,Catalogna,Madrid,Mariano Rajoy,Spagna Next post

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