News Sicilia – Fabrizio Pulvirenti, il medico di Emergency guarito da Ebola, è stato premiato con la Candelora d’oro ieri al Palazzo degli elefanti dal sindaco di Catania Bianco.
La consegna della Candelora d’oro- massima onoreficenza etnea – è l’atto d’apertura dei festeggiamenti della “Santuzza” che da domani impegneranno Catania per tre giorni intensi. Infatti prima della cerimonia di premiazione il Sindaco e l’Arcivescovo hanno acceso la lampada votiva in onore di Sant’Agata e s
ubito dopo il corteo storico municipale del mazziere, dei tamburinai, dei trombettieri e dei valletti in alta uniforme di gala settecentesca, si è riversato nella piazza del Duomo dove è avvenuto il tradizionale omaggio floreale dei Vigili del fuoco alla statua della Patrona posta sulla facciata della Cattedrale.“Quando Pulvirenti si ammalò – ha dichiarato Bianco – tutta l’Italia si interessò alle sue condizioni, ma il nostro concittadino ha sottolineato come, se avesse avuto la pelle nera, sarebbe morto nell’indifferenza generale. Ha ragione: non ci si può voltare dall’altra parte. Pulvirenti ha detto di non considerarsi un eroe ma un soldato ferito in battaglia. E proprio questa modestia ce lo fa considerare tra le eccellenze italiane, come sottolineato dal presidente Napolitano nel suo discorso di fine d’anno”.
Il medico catanese ha ribattuto confermando i rumors che lo volevano ancora impegnato con Emergency: “Ho intenzione di tornare in Sierra Leone, appena starò meglio”. La Sierra Leone è un Paese meraviglioso, dalla natura lussureggiante, ma, dopo la guerra civile, il suo sistema sanitario era troppo fragile per reggere all’uragano Ebola. È stato grazie a Emergency e alle altre associazioni di volontariato che siamo riusciti a salvare qualche persona in più. È la forza del volontariato. Attenzione però a non scambiare volontariato con volontarismo: in queste cose l’improvvisazione è rischiosissima e invito chi vuole prestare la propria opera a non compiere gesti sconsiderati e rivolgersi a organizzazioni rodate”.
Anche l’arcivescovo di Catania, mons. Salvatore Gristina, ha dichiarato: “Tutti abbiamo pregato Sant’Agata per la sua salute”