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Catanzaro, due lavoratori minacciano il suicidio

Creato il 26 gennaio 2014 da Makinsud

I cittadini del Sud Italia, in questo periodo di crisi, vivono un momento di incertezza assoluta, senza lavoro e senza speranze. Alcuni cercano di reinventarsi, vanno all’estero; altri, purtroppo, stanchi della situazione e dell’indifferenza delle Istituzioni, manifestano la propria rabbia compiendo gesti disperati. Gesti estremi che portano a vivere momenti di grande tensione ed attimi di concitazione come quelli vissuti questa mattina a Catanzaro, dove due lavoratori, senza stipendio da alcuni mesi dopo essere stati licenziati, hanno minacciato di suicidarsi e gettarsi dal ponte Morandi, infrastruttura storica della città capoluogo di Regione.

Si tratta di Antonio Marino e Rosario Rondinelli che, fino a qualche mese fa, lavoravano come cuochi presso la mensa della Legione dei carabinieri per conto di una società di catering aggiudicataria dell’appalto. Dopo il licenziamento hanno reso pubblica la loro disperazione con cartelloni di protesta e con ripetute minacce di suicidio nel disperato tentativo di ottenere il reintegro sul posto di lavoro.

Catanzaro, due lavoratori minacciano il suicidio

I due cuochi catanzaresi, sposati e con figli a carico, hanno contestato duramente il licenziamento subìto lamentando di “essere stati cacciati ingiustamente dopo 10 anni di lavoro, per favorire qualcuno”. I due, infatti, avevano perso il lavoro a causa di una denuncia per stalking ma, seppur prosciolti da ogni accusa, non hanno riottenuto il loro impiego.

Tutto ciò ha spinto Antonio Marino e Rosario Rondinelli a recarsi nei pressi del viadotto Morandi per dare maggiore visibilità alla propria “manifestazione”. Inizialmente la protesta si è svolta in maniera pacifica, senza creare particolari disagi alla circolazione ma, successivamente, dopo aver reso pubblica la loro grave situazione lavorativa i due cuochi hanno minacciato di suicidarsi gettandosi dall’altissimo viadotto alle porte di Catanzaro: una minaccia che ha fatto vivere momenti di agitazione finché i due manifestanti hanno deciso di allontanarsi spontaneamente, nella speranza che la loro protesta possa avere risvolti positivi e che la società di catering presso cui lavoravano possa decidere di riassumerli.

Catanzaro, due lavoratori minacciano il suicidio

Quanto successo questa mattina a Catanzaro rappresenta, purtroppo, un chiarissimo indicatore di disagio sempre più dilagante nella nostra società: la crisi delle imprese si ripercuote sui livelli di occupazione e la perdita il posto di lavoro è divenuta una circostanza all’ordine del giorno, acuita dall’assenza di diritti a tutela dei lavoratori più deboli e dall’indifferenza delle Istituzioni sempre più distanti dai problemi quotidiani delle famiglie.


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