È praticamente pronta la bozza del nuovo regolamento per i contributi alle emittenti locali. Lo annuncia il viceministro allo Sviluppo Economico, Antonio Catricalà, nel suo intervento al 'Radio tv forum di 'Aeranti-Corallo'
«Cambiare un sistema che per certi versi, ma in realtà non tutti, ha funzionato, rappresenta un'incognita e una preoccupazione. E sono peraltro consapevole del fatto che il precedente regolamento fu oggetto di un ampio dibattito e di un ragionevole compromesso tra i diversi interessi delle emittenti operanti nel settore», è la premessa.
«Dobbiamo però emanare un nuovo testo per allineare la normativa dopo il passaggio digitale e per cercare di modificare qualche criterio che con il tempo si è dimostrato inadeguato», aggiunge Catricalà, evidenziando che il nuovo provvedimento in bozza «è praticamente pronto e certamente, come richiesto, verrà sottoposto al confronto delle componenti interessate prima della sua emanazione definitiva, che comunque comporta il coinvolgimento del Ministero dell'economia e un passaggio presso il Consiglio di Stato e presso le commissioni parlamentari competenti. In ogni caso, mi farò carico personalmente di accelerare questi passaggi. Come anticipazione posso intanto far presente che, rispetto al testo sottoposto a consultazione, e cogliendo appieno l'apprezzamento fatto dal presidente Rossignoli, i compiti di Aeranti Corallo nel rapporto con il territorio «verrà ribadito e, per certi versi, rafforzato. Per quanto riguarda il Bando del 2013, «posso assicurarvi che il provvedimento verrà presto firmato e pubblicato. È certamente mia intenzione fare di tutto al fine di trovare le soluzioni possibili e auspicabili come la strada da seguire per individuare percorsi condivisi finalizzati a garantire alle aziende l'operatività in un contesto di mercato sostenibile».
La collaborazione tra le parti, insiste, ha «un ruolo fondamentale per il futuro del settore, ma direi per l'intero sistema radiotelevisivo del nostro Paese. Al tempo stesso, però, questa disponibilità alla condivisione deve portare «a un'assunzione di responsabilità dell'intero settore. I suggerimenti, le proposte e le idee devono venire da un mondo che non deve essere più passivo, quasi una riserva indiana, ma porsi con coraggio e responsabilità nell'affrontare l'ineludibile tema della razionalizzazione dell'intero comparto delle comunicazioni.»
Guardando alle frequenze, Catricalà evidenzia come «l'obiettivo dovrà essere quello di utilizzare lo spettro con efficienza, garantendo spazi adeguati per i soggetti in grado di dare un vero valore aggiunto al sistema, prescindendo da fatturati e dimensioni». Altrimenti, avverte il viceministro, «per gli operatori del settore, il rischio è quello di essere travolti da processi di razionalizzazione e ristrutturazione che si giocheranno sopra le loro teste a livello internazionale».
Non solo. «Nessun dubbio sull'esigenza di tutelare e salvaguardare i valori e i contenuti legati al territorio: non sempre le grandi dimensioni, i grandi fatturati rispondono alla qualità». Anche in questo settore, spesso «piccolo è bello, è informazione, passione, presenza di prossimità. Sono questi gli elementi da valorizzare e da garantire»
«Vorrei mandare in visione il bando alla Commissione Ue per avere un assenso di massima. Questo è importante perchè ci aiuterà per la chiusura della procedura di infrazione. Non credo che i tempi siano lunghi perchè le regole sono dettate dall'Agcom e noi ci comportiamo da esecutori. È chiaro che se arrivassero indicazioni particolari dalla Ue ne dovremmo tenere conto - ha proseguito - nell'arco di un mese attendo le valutazioni e poi mandiamo il bando in gazzetta».