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Cattive compagnie. Come difendersi dalle assicurazioni

Creato il 09 maggio 2011 da Stampalternativa

img_dg_newphp.jpegMa lo sapete che le polizze vita rendono poco o nulla e che i tassi comunicati ai poveri sottoscrittori sono illusori perché non considerano le pesanti commissioni che gravano sui contratti?
Lo sapete che per durate inferiori a 10 anni è quasi sicuro che il capitale maturato sia inferiore al totale dei premi versati?
Lo sapete che se volete svincolare una polizza vita prima della scadenza dovete “riscattarla”, cioè pagare profumatamente per riavere i vostri soldi?
Lo sapete che le polizze malattie sono inesorabilmente revocate non appena denunciate di essere malati e ve le rinnovano solo pagando premi altissimi?
Lo sapete che se subite un furto in casa dopo aver stipulato una polizza assicurativa potreste restare con un palmo di naso e ricevere un indennizzo miserrimo perché non avete firmato una clausola “primo rischio assoluto”?
Se rispondete no a queste domande (ma anche se rispondete sì…) fareste bene a leggere il libro di Gianluigi De Marchi, Cattive compagnie, “vederci chiaro su polizze ed assicurazioni” che illustra, in maniera semplice, chiara e divertente i mille sotterfugi nascosti nelle clausole scritte in piccolo e nelle note informative scritte in “assicurese” incomprensibile ai comuni mortali…
Le polizze promettono, in tutti i campi, la copertura dei rischi, da quelli a carattere economico (furto, incendio, responsabilità civile, auto, ecc.) a quelli di carattere personale (malattia, infortuni, morte).
Il volume svela molti aspetti negativi di questo mondo, illustra le caratteristiche tecniche delle varie polizze, evidenzia i lati critici e, soprattutto, fornisce utili consigli e indicazioni per evitare sorprese spiacevoli dopo la firma dei contratti.
Il libro è suddiviso in varie sezioni, che trattano i grandi settori operativi delle assicurazioni: il settore “vita”, il settore “malattia e infortuni”, il settore “casa” ed il settore “auto”.
In ogni capitolo sono inseriti piacevoli box umoristici che servono a stemperare un po’ l’argomento, e a “sollevare il morale” al lettore.
Scritto con l’abituale stile scorrevole tipico dell’autore, il volume è destinato a tutti coloro che hanno a che fare con agenti e compagnie di assicurazioni; perché, come ricordato nel testo, “l’assicurazione è un “male necessario”…”.


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