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Cattivissimo me 2

Creato il 13 ottobre 2013 da Jeanjacques
Cattivissimo me 2
Cosa ci volete fare, la febbre del sequel imperversa sempre, soprattutto sui prodotti che hanno avuto un successo inaspettato. E anche se qualcuno mi ha scritto che generalizzo troppo nel giudicare le ragazze nelle mie recensioni, pure qui dico che è stata la mia fidanzata che mi ha costretto a vedere questo seguito. No lo ammetto, lo volevo vedere pure io, dopo essere stato piacevolmente sorpreso da Cattivissimo me, e per coincidenza pure alla mia dolce metà, quindi era un'insolita tappa comune. E devo proprio ammetterlo, a quel pelatone di Gru mi ero davvero affezionato, e già il primo trailer apparsi in rete mi aveva messo addosso una scimmia paurosa, tanto che l'attesa per questo film non dico si sia fatta spasmodica, ma quasi. Sempre nei giusti limiti, ma comunque si tratta di un hype insolito per il sottoscritto, perché gli unici prodotti di animazione che ho atteso in maniera insana sono stati gli anime - fra i quali l'ultimo deludente Evangelion.
Gru porta avanti la sua attività di padre con ferma e devota convinzione. Un giorno però una misteriosa ragazza lo rapisce... ella fa parte di un'agenzia speciale attua a catturare i supercattivi del pianeta, l'ultimo dei quali ha rubato un'intera stazione di controllo in Antartide per usare un potente siero che vi stavano sperimentando all'interno.

Vedere questo film mi ha fatto pensare ai primi due episodi di Iron man. Dopo un primo film non innovativo ma onesto e coerente con sé stesso, ne è seguito un secondo pastrocchiato all'inverosimile che già dal primo tempo anticipava un tracollo inesorabile verso il peggio - no, non ai livelli di Daredevil. Ecco, se il primo film narrante le avventure dello scorbutico Gru era un cartone non innovativo ma coerente e narrato con classe, questo sequel dimostra abbastanza confusione nel suo svolgimento, anche se a differenza dell'uomo di latta marvelliano non dimostra dei particolarissimi cali. O almeno, ci sono e sono ben evidenti, ma non sono così gravosi come quelli del supereroe del momento. E dire però che inizia bene, perché si parte con una situazione davvero assurda (quella calamita è così squisitamente retrò) fino a mostrare una serie di gag davveor divertenti e ben congegniate, tutto fino a che la new entry rosso chiamata non fa il suo epico ingresso. Da lì sulla strada iniziano a mostrarsi diverse gobbette che rendono la guida poco fluida e, anche se si arriva al finale con una certa dignità, si ha ancora un po' di mal d'auto. Innanzitutto mi sono chiesto perché mantenere lo stesso titolo [eccezion fatta per la numerazione], perché dato che tutto il processo di maturazione del protagonista avveniva nel primo storico tassello, qui Gru di malvagio non ha proprio nulla perciò quel cattivissimo è messo lì solo per acchiappare i piccoli fan del brand. In seconda analisi poi le piccole figliolette adottive si vedono davvero poco, e non perché in me scorra una vena pedofila verso le bimbette animate, ma perché non capisco come mai dare loro dei ruoli così marginali se nella pellicola che è la genesi del tutto erano ciò che smuoveva il protagonista - senza contare che la più grande da saggia matura diventa un'oca di prim'ordine. Poi ci sono i Minion, che guarda caso hanno avuto quasi più successo del film in sé, e infatti a questo giro viene loro dedicato un minutaggio eccessivo, con delle gag a tratti davvero idiote che sembrano degli sketch a sé stanti dato che nella metà dei casi non contribuiscono allo svolgimento della trama, ma favoriscono delle specie di 'posti di blocco' in cui dare degli insoluti stop al tutto. A questo poi aggiungiamo delle storie d'amore, e se quella (prevedibile) di Gru con la rossa risulta simpatica, quella della ragazzina risulta davvero idiota e poco credibile, fino a certi momenti dove il nostro burbero protagonista fa un appuntamento al buio ai limiti dell'imbarazzante - sia per lui che per lo spettatore. Di bello però abbiamo la rossa Lucy Wilde, una tizia scoppiata [ammetto, caratterialmente è il genere di donna che piace a me] alla quale vengono riservate le battute migliori e la scena della dipartita iniziale del supercattivo El Macho. Tutto il resto si mantiene sulla sufficienza, ma nulla di più. Fanno quello che possono i registi Pierre Coffin e Chris Renaud (Sergio Pablos ha levato le tende...), senza però brillare di inventiva o particolare scioltezza.Leggera delusione, ma comunque alla fine si fa guardare più che volentieri. Spero solo che se ormai ci sarà un (inevitabile) terzo capitolo, si sappia osare maggiormente. 

Voto: ★½

Cattivissimo me 2

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