Roma: Tamara Pisnoli, ex moglie di De Rossi, agli arresti domiciliari
Sequestrato e picchiato un imprenditore romano da un gruppo di 8 persone per convincerlo a consegnare 200 mila euro: tra i mandanti ci sarebbe l'ex del calciatore della Roma, da cui è separata dal 2009.
Sarebbe stato sequestrato e seviziato da un gruppo di 8 persone per convincerlo a pagare 200mila euro. Per questo un imprenditore romano è stato prima in ospedale e poi avrebbe denunciato i fatti, per i quali sono state arrestate otto persone. Tra queste c'è anche Tamara Pisnoli, ex moglie di Daniele De Rossi separata da tempo dal calciatore della Roma. La vittima era in un bar dell'Eur quando è stato prelevato da alcune persone che lo avrebbero caricato in auto e portato in una casa (che sarebbe l'abitazione della Pisnoli) dove per ore lo avrebbero picchiato e seviziato. A quanto ricostruito, il sequestro sarebbe legato al recupero di soldi di un prestito usuraio e di un affare finito male.
TAMARA — Nelle 150 pagine dell'ordinanza di custodia cautelare firmate dal gip Giuseppina Guglielmi è riportata anche una frase che Tamara avrebbe pronunciato, secondo quanto denunciato dalla stessa vittima: "Sai quanno ce metto a fa ammazza’ 'na persona? Basta che metto 10mila euro in mano a un albanese? Non ce metto niente!!!". Gli 8 arrestati sono ritenuti responsabili a vario titolo dei reati di usura, estorsione, rapina e lesioni gravissime. Tamara è ritenuta una dei mandanti del pestaggio: in passato aveva acquistato dalla vittima una licenza per la produzione di energia elettrica mediante impianti fotovoltaici, pagandola 80mila euro, che, secondo gli investigatori, pretendeva le fossero restituiti con gli interessi. L’AGGRESSIONE — La vittima, un imprenditore romano titolare di una società che opera nel settore dei fotovoltaici, è stato trattenuto per ore nell'abitazione. Gli aggressori lo avrebbero malmenato e seviziato con un coltello, procurandogli ferite da taglio sul cuoio capelluto per indurlo a consegnare 200 mila euro. L'uomo, rapinato dell'orologio e dei soldi che aveva con sé, sarebbe stato rilasciato poi in stato confusionale in strada e ricoverato in ospedale per le ferite riportate. I carabinieri hanno ricostruito che il sequestro era stato organizzato al fine di attuare un "recupero crediti per conto terzi", inducendo in tal modo, con violenza e minacce, l'uomo a restituire i soldi pretesi a seguito di un prestito usurario e di un affare finito male. DE ROSSI E TAMARA — Tamara Pisnoli, 31 anni, è nota non solo per il matrimonio con De Rossi (finito nel 2009 e da cui nel 2005 è nata una figlia, Gaia) ma anche perché è la figlia di Massimo Pisnoli, pregiudicato ucciso nel 2008 e al quale De Rossi dedicò la doppietta segnata in Nazionale contro la Georgia. Il centrocampista ha ottenuto il divorzio e ora è fidanzato con l'attrice Sarah Felberbaum, da cui ha avuto una figlia, Olivia, nata il 14 febbraio di quest'anno. Chiara ZucchelliDa: Il Messaggero dal nostro inviato Massimo Martinelli
La confessione: «Così abbiamo
massacrato il suocero di De Rossi»
LATINA (2008) - «Voglio dire subito, e voglio che sia verbalizzato, che io e Pino Arena abbiamo ucciso Massimo Pisnoli».Gabriele Piras, 48 anni, originario di un paesino vicino Oristano, crolla di schianto davanti agli investigatori. Racconta gli ultimi attimi di vita di Massimo Pisnoli, un uomo controverso, un rapinatore, ma anche il suocero di uno dei simboli della Roma Calcio, quel Daniele De Rossi che ebbe il coraggio di alzare il dito al cielo per dedicargli un gol importante in diretta tv. Ecco i passaggi più crudi del verbale di interrogatorio che consegna agli uomini di Giuseppe Mancini, capo della Procura di Latina, le chiavi che chiudere il caso più scottante dell’estate: «Accadde un giovedì sera al tramonto, pochi giorni prima di Ferragosto... la sera in cui io e Arena uccidemmo Pisnoli gli avevamo dato appuntamento a Malagrotta con il pretesto che avremmo potuto fare una rapina insieme; arrivammo su una macchina Alfa Romeo 159, e feci scendere Arena prima di arrivare al parcheggio per evitare che Pisnoli lo vedesse subito... mi ero portato una pistola 357 Magnum mentre Arena aveva una pistola semi-automatica. E sotto il sedile davanti della macchina avevamo anche una doppietta a canne mozze». Da: Corriere della Sera.it 2008ROMA — Jeans e giubbotto. Occhiali scuri, lo sguardo deciso. Pronto a tutto. È il 31 luglio scorso: Massimo Pisnoli, suocero del centrocampista della Roma Daniele De Rossi, entra in una banca all'Ardeatino, afferra una cliente per il collo puntandole un taglierino, minaccia i cassieri. Poi li obbliga a infilare 10 mila euro in una busta bianca e consegnarla a un complice che lo segue da vicino, senza perderlo di vista per un istante. Due minuti di terrore nella filiale del Credito Cooperativo vicino al santuario del Divino Amore. Poi Pisnoli lascia il primo ostaggio e ne prende un altro, una ragazza, per costringere gli impiegati ad aprire le porte blindate che danno sulla strada. Impiegati e clienti assistono impietriti: è lui che dirige tutto, che spiana la strada all'altro rapinatore, incuranti delle telecamere che stanno riprendendo la scena. Sequenza della rapina all'Unicredit: Pisnoli punta coltello a ostaggi presi all'interno della banca
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L'amore può far accettare molte cose e De Rossi deve aver molto amato la sua ex-moglie, tanto da accettare un suocero discutibile per la sua scelta di vita delinquenziale, fino al punto, così scrivono sui giornali, da dedicargli un gol.
Mi stupii molto, quando tutto venne fuori sui giornali, che la moglie dicesse: "Non abbiamo nulla di cui vergognarci."Ecco, questo presupponeva uno strano codice morale davvero.Se si ha un'etica si devono prendere le distanze dai comportamenti criminali delle persone che amiamo. Nessuno ci impedisce di amarle anche così come sono, ma arrivare a dire che non provi vergogna vuol dire condivisione.
Tamara Pisnoli il giorno del matrimonio con il calciatore della Roma insieme al padre: sullo sfondo addirittura una carrozza principesca