Cava dei Tigozzi e Spinadesco soffrono, la conferenza dei servizi rallenta

Baccano, frastuono, fracasso ostinato, continuo e in direzione dei timpani dei cittadini di Cavatigozzi e Spinadesco. Ma la conferenza dei servizi di ieri non ha che rimandato l’approvazione del piano acustico dell’acciaieria Arvedi, la quale dovrà presentare dei chiarimenti. Infatti l’Arpa vuole sapere come saranno raggiunti gli obiettivi prefissati, ovvero abbassare il rumore differenziale e rendere possibile una convivenza tra industria e paesi confinanti.

Il differenziale consiste dei decibel prodotti dall’azienda oltre a quelli già presenti nell’ambiente. Il rumore dell’acciaieria viene dunque sommato agli altri rumori esistenti. E la differenza è limitata. La soglia è 50 decibel totali: un limite violato troppe volte fra novembre e dicembre. Ben 17 sforamenti più altri tre causati da altri rumori. E ci sono stati giorni in cui il fonometro di Spinadesco non ha funzionato.

Come farà l’acciaieria ad adattarsi ai paesi? Finora è stato il contrario.
Ci vuole un impegno notevole. L’azienda dovrà cambiare alcuni macchinari, collocare barriere antirumore, modificare alcune procedure (il trattamento dei rottami ad es.), compiere molteplici interventi. Dopo il “raddoppio” il gruppo industriale si è esteso, ma la Valutazione d’impatto ambientale non è stata fatta, grazie alla politica di Formigoni, mentre il Comune di Cremona pensava ai posti di lavoro! Se una politica simile fosse giusta ci vorrebbe un altro raddoppio, se possibile. Ci si è dimenticati di due due paesi e di un vasto territorio interessato da discariche.
L’impegno dei cittadini e di alcune associazioni sta dando risultati: il confronto con l’Arvedi si è attivato e l’Arpa, spesso al centro di polemiche di ogni genere, si trova a prendere scelte straordinarie, con i Comuni, i cittadini, un’associazione ambientalista e l’azienda.

Un particolare. Cava dei Tigozzi era un paese di campagna, una bella frazione in un territorio che aveva il fascino della vecchia agricoltura. Spinadesco è un paese ordinato, che non ha mischiato case e aziende, diversamente da altri Comuni della provincia.

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