Con questo post do inizio a un nuovo corso di Il Jester. Come avrete notato Il Jester si è scisso in due blog: iljester.it e il jester.com. Su “.it” proseguiremo la nostra avventura bloggettara con riflessioni un po’ più approfondite e attente sull’attualità politica (pura), il diritto, l’economia e la giustizia. Sulla versione “.com”, saremo più un blog d’assalto, maggiormente attento alla socialità, all’immigrazione, in una forma sintetica ed efficace.
Ciò detto, volevo ora mettere in luce le dichiarazioni “rivoluzionarie” del Cavaliere e valutare fino a che punto le stesse siano davvero concrete o concretizzabili, ovvero appartengano a un disperato tentativo dell’ex Premier di recuperare consensi nei sondaggi che danno il PDL ormai sotto il 20% (credo si attesti sul 18,5%).
Ebbene, parto con una considerazione diretta: per quanto mi piaccia immaginare che Berlusconi dica sul serio, credo e sono convinto che la sua sia una mossa “pre-elettorale” che difficilmente potrà mai trovare concretezza. Ma prima di approfondire, ecco le sue parole:
Cominciamo noi a stampare l’euro con la nostra Zecca… In caso contrario dovremmo dire ‘ciao, ciao’ all’Europa…
Quale sono le ragioni di questa affermazione? Beh, le ragioni sono per lo più economiche. In tempo di crisi e recessione si tendeva (almeno in passato) a stampare e pompare denaro nell’economia. Il problema di questa tecnica è l’inflazione. Troppo denaro prezzi alle stelle (per via di una sua svalutazione), ma certamente meno crisi. Forse.
Link Sponsorizzati
Sulla questione si potrà discutere quanto si vuole (io non sono un economista e dunque non mi avventuro più di tanto nel problema della sua fattibilità), ma è chiaro che quella del Cavaliere è una proposta forte, che potrebbe anche piacere in tempo di disperazione e costituisce in ogni caso una dichiarazione di guerra allo strapotere europeo.
Non a caso il Cavaliere fa anche una minaccia: se non farete come diciamo, lasceremo l’Europa. Una dichiarazione forte, che però non credo sia fattibile con la classe politica attuale, legata a doppio e triplo filo ai banchieri burocrati europei (vedi il Governo presente). Perciò, tornando a quanto detto più su, sono dell’idea che Berlusconi abbia regalato questo suo forte affondo ai suoi elettori, tanto per dir loro: guardate che non siamo ancora morti.
Certamente, dico io. Non siete ancora morti, ma non credo saranno le dichiarazioni forti a risolvere i problemi italici. Fra i quali vi è una chiara e forte emergenza democratica: il paese è in mano ai banchieri e ai loro sodali, alla sinistra che non ha vinto ancora nessuna elezione e che già pensa di attuare le sue politiche irresponsabili, ed è in mano a un manipolo di populisti del Movimento 5 Stelle di Grillo. Perciò la destra dovrebbe lasciar perdere le frasi a effetto per rianimarsi e dovrebbe piuttosto impegnarsi a uscire dall’impasse di consenso in cui si è cacciata con una rifondazione seria e autorevole della proposta politica e dei suoi rappresentanti. Diversamente la gente guarderà altrove con o senza l’Europa.