Giorgio Everet con la mascherina, anche lui, in ossequio alla medaglia d’oro di Arvedi. Everet, consigliere comunale del pdl, è un imprenditore del settore alimentare. Ha riferito all’assemblea cavatigozzese (e picenenghese) che è costretto a cambiare i filtri ogni mese e non più ogni sei mesi come in passato.
Everet dichiara che ogni giorno in comune si parla di questi problemi, e che non c’è trascuratezza. Dal pubblico però una signora protesta. E vuol farci capire che è in gioco la qualità della vita, la dignità dei residenti, trattati malamente, come un contesto fastidioso. Più volte certe minacce e diffide a mezzo stampa hanno dato questa ruvida sensazione.
Si vuole convivere con l’acciaieria, la quale però cresce impetuosamente, seguendo le bizze del mercato, ovvio, tuttavia la tecnologia ESP favorisce l’industriale medagliato. Quel che manca è un piano, un contesto adatto al gruppo industriale, un progetto che tenga conto di un impatto ambientale che i piccoli Comuni reggono a caro prezzo, anzi non reggono.
E’ totalmente mancata la politica. Un’industria che impazza in un vuoto orrendo di potere. Gli uffici preposti ai controlli ambientali hanno svolto attività, ma i politici? Zero. Non un progetto, non un’idea di territorio che non sia Signorsì Sissignore!
Ed ecco i cittadini che patiscono questa carenza e devono arrangiarsi e lottare tra una diffida, una minaccia e una vita che nessuno invidia loro.