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Cavie

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

Cavie

Ogni volta che in tv vedo questo spot mi vengono in mente i criceti. Due donne suate come cavie per dimostrare l’effetto dell’operazione sul loro seno.

Non sono contraria alla chirurgia estetica e non condanno chi vuole essere più bella,  ma piuttosto i modelli che la pubblicità o tv impone invogliando a ricorrere ad essa. Questa pubblicità mi sembra però schifosamente sessista non perchè reclamizza un intervento di mastoplastica additiva ma per il modo in cui viene reclamizzato.

La figura femminile viene relegata ad oggetto sessuale, mute e più simili al modello velinista, il chirurgo estetico rigorosamente maschio, di mezza età  e piacente (anche lui rivela che si è recato dal chirurgo estetico), recita la parte dell’uomo-cacciatore, circondato da due donne indicate unicamente come prede, il cui seno prosperoso servirebbe per attrarlo.

Tocchiamolo con mano” è un invito offensivo e intriso di doppi sensi ed è palese quanto queste pazienti  siano relegate ad oggetto sessuale in quanto donne, sembra una sorta di invito alla molestia sessuale.

Non è un caso se la ragazza che viene scelta è quella che sempre più passiva più simile alla velina televisiva. L’unica consolazione è che ha il seno più piccolo. 

Lo spot  è palesemente  rivolto agli uomini  e  il messaggio è “fatti bello così avrai tante donne ai tuoi piedi, e tu donna, fatti bella così farai parte del suo harem“. Qui la donna è ridotta esclusivamente ad oggetto sessuale, sembra che il medico si porti a letto la paziente rigorosamente priva di parola.  Ma che opinione ha La Clinique delle sue pazienti? Pensano siano tutte delle cavie? Pensa siano tutte dei corpi di gomma?

Facciamo capire che andare da un chirurgo estetico non significa necessariamente per una donna ridursi ad oggetto sessuale. Le donne che vanno dal chirurgo estetico vogliono sentirsi in pace con sè stesse, spesso ci vanno perchè vorrebbero un seno, un labbro nuovo per piacere a sè stesse, perchè non si accettano, sopratutto perchè sono vittime di una società la cui bellezza è messa al primo posto, altre perchè con un bel seno pensano di piacere di più secondo i dettami dittatoriali dei mass media. Però questo spot fa passar l’idea che debbano essere gli uomini a imporre alle loro fidanzate o mogli di rifarsi il seno. Sembra che un seno rifatto male sia un difetto per gli uomini e non per le donne. Prima il danno e poi l’ingiuria.

Invece le donne il più delle volte ci vanno da sole, forse vittime di una società la cui bellezza è sempre più distante dalla realtà, ma almeno vi si recano con i loro piedi. Se avessi un fidanzato che mi avesse imposto di rifarmi il seno perchè piace a lui lo avrei piantato su due piedi. Provo compassione per quelle donne che vanno ad operarsi perchè il loro fidanzato le vorrebbe più prosperose. E’ triste far passare l’idea che c’è amoro solo se si è belle e sexy. E’ triste vedere che nemmeno uno spot sulla mastoplastica additiva si rivolge alle donne.

Una cosa non capisco: perchè l’uomo che va dal chirurgo estetico non viene percepito come oggetto, mentre la donna sì? La cosa più grave è che questo messaggio viene veicolato da chi compie il mestiere di chirurgo. L’uomo ha pure una professione e la donna è relegata al ruolo di paziente muta come se fosse subordinata al medico, in quanto maschio e in quanto autorità, come le cavie.

La chirurgia estetica a seconda del contesto in cui si vive può apparire un grande male. Perchè se viviamo in un Paese dove la donna è percepita unicamente come oggetto, ricorrere al chirurgo significherebbe “oggettizzarsi”.

LaClinique poi è l’istituto di chirurgia plastica più sessista d’italia. Non metto in dubbio la loro professionalità ma il modo in cui si rivolgono alle pazienti. Sembra appunto che queste vengano affidate ai bisturi su richiesta dei loro compagni. Mettono statistiche che iniziano con  “gli uomini vogliono…”. Questo trattamento non viene riservato invece all’altro sesso Non dico che gli uomini siano ben trattati, visto che Laclinique gli fornisce perfino dei modelli a cui riferirsi tipo: Tom Cruise, Brad Pitt…

Di loro apprezzo solo la schiettezza. E’ vero che una donna certe volte desidera inconsciamente una taglia in più perchè viene considerato più attraente dagli uomini (su dettame della dittatura della bellezza) in quanto anch’essi sono vittime di certi canoni, ma il loro modo di comunicare con le pazienti è sbagliato e misogino.

Bisogna iniziare a distanziarsi da questo modo di pensare, perchè andare dal chirurgo estetico per essere belle o voler essere tali non significa necessariamente rendersi simili ad oggetti è il contesto che ci rende tali e certe pubblicità si uniformano ad esso veicolando gli stessi stereotipi della tv commerciale.



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