Il Cavolo Cappuccio
Il cavolo cappuccio è una pianta che trae la propria origine dall’Europa; attualmente si coltiva maggiormente in Cina, India e Giappone mentre, in Europa, i maggiori produttori sono i tedeschi; in Italia, la produzione di cavolo cappuccio, è concentrata soprattutto nelle zone centro-meridionali come Puglia, Lazio, Campania. Il cavolo cappuccio può raggiungere un’altezza di circa cinquanta centimetri; la sua radice è un fittone che non raggiunge elevate profondità. Il fusto di questa pianta ha un portamento eretto ed è piuttosto corto, le foglie sono disposte in modo sovrapposto fino a costituire una palla (testa) contenente il germoglio, hanno una buona consistenza, possono essere lisce oppure presentare delle grumosità, la tonalità di verde cambia a seconda della varietà. Nel secondo anno di coltivazione il cavolo cappuccio sviluppa i fiori. Le foglie di questa pianta si possono consumare crude o cotte.
Ambiente ed esposizione
Il clima preferito dal cavolo cappuccio è temperato-freddo, con buona umidità, ma bisogna fare molto attenzione ad evitare le gelate, in quanto questa pianta le teme.
Terreno
Il terreno adatto per la coltivazione del cavolo cappuccio è di medio impasto, ricco di sostanza organica, ben concimato in modo particolare con azoto e umido.
Semina e trapianto
La semina va effettuata in base al clima in cui ci troviamo, in genere il periodo migliore va da aprile a giugno a seconda del tipo di cavolo cappuccio. Prima di seminare, il terreno va vangato e lavorato in profondità e arricchito di letame maturo. La semina viene fatta in cassetta o altro contenitore; le piantine saranno pronte per il trapianto nel momento in cui avranno emesso cinque o sei foglioline, cioè dopo circa un mese o poco più. Questa operazione andrà fatta mantenendo una distanza di circa sessanta centimetri tra una piantina e l’altra; in questa fase bisognerà essere molto delicati e sistemare le piantine ben in profondità e ricompattare bene la terra.
Annaffiature
Il cavolo cappuccio necessita di un costante ed abbondante apporto di acqua, teme i periodi siccitosi; l’importante sarà non esagerare in quanto questa pianta non sopporta i ristagni idrici.
Concimazione
La concimazione più importante è quella di fondo da effettuare prima dell’operazione di trapianto, a base di letame ben maturo. Dopo il trapianto sarà opportuno somministrare un composto di alghe brune misto a sangue secco.
Fiori
Il cavolo cappuccio produce fiori nel suo secondo anno di coltivazione, in genere sono di colore chiaro.
Raccolta e conservazione
Il cavolo cappuccio viene raccolto nel momento in cui la testa ha raggiunto la grandezza desiderata relativa alla varietà coltivata, può avvenire a settanta giorni, a novanta od oltre. L’importante sarà la consistenza della testa che dovrà essere sempre ben compatta.
Lo si può conservare in frigorifero nello scomparto di frutta e verdura.
Malattie e parassiti
Il cavolo cappuccio è soggetto ad alcune malattie, ora ne spiegheremo alcune e i relativi sintomi.
Marciume nero del cavolo: questa malattia è causata da batteri, essa si manifesta conferendo una forma a V alle foglie secche e, successivamente, provocando delle zone nere sulle parti attaccate. In genere colpisce durante il periodo estivo.
Annerimento del gambo: le piantine vengono colpite da questa malattia ancora in semenzaio, le radici si rimpiccioliscono e diventano scure.
Peronospora ed Alternariosi attaccano le foglie portandole all’ingiallimento; la mosca del cavolo, attraverso le sue uova, prende di mira le radici danneggiamento la pianta.
Ci sono poi alcuni parassiti come la nottua del cavolo e la tignola del cavolo che si nutrono di fiori e foglie.
Altre malattie e parassiti possono essere: l’ernia delle crocifere, la cavolaia, il punteruolo del cavolo, la mamestra del cavolo ecc.
Vendita
In vendita possiamo trovare molte varietà di cavolo, quando lo acquistate fate attenzione che sia ben pesante e compatto, con foglie lucide, non appassite o di colore spento, naturalmente dovrà essere privo di macchie o parti danneggiate.
Varietà
Il cavolo cappuccio presenta moltissime varietà, di seguito ne descriveremo alcune:
Precoce d’Etampes: presenta una forma rotonda a cono allungato, saporito.
Cavolo di York: questa varietà è originaria dell’Inghilterra, non teme le basse temperature.
Cuor di bove: questo cavolo si può trovare in tre varietà: piccolo, mezzano-grosso, tardivo.
Altre varietà possono essere: Quintale d’Alvenia, Rotondo di Pisa, cavolo d’Olanda, Ameger, Rosso grosso ecc.
Curiosità
Il cavolo cappuccio è molto usato in cucina per preparare gustosi piatti; può essere consumato cotto al vapore, stufato oppure crudo in insalate ecc.
Questo ortaggio, se consumato crudo, fornisce molta vitamina C e B6, potassio; se consumato cotto anche acido folico.
Il cavolo cappuccio può essere usato anche sottoforma di infuso arricchito di miele, in questo caso può esse molto utile per combattere l’anemia e problemi dell’apparato respiratorio.