Vittorio Cecchi Gori è stato condannato a sette anni di reclusione come stabilito dai giudici della VI sezione penale del tribunale di Roma, che ha accertato la responsabilità dell’ex produttore cinematografico per reato di bancarotta fraudolenta della Finmavi.
Sono stati bruciati oltre 600 milioni di euro, e nel processo sono state incluse anche spese personali ammontanti a oltre 200 mila euro tra ristorante, carburanti e fornitori.
L’azienda venne dichiarata fallita nel 2006, anno in cui venne chiesto il fermo dell’ex patron della Fiorentina ma che il Gip respinse. All’inizio del 2013 è stato invece condannato per sei anni per il crac Safin.
Nei confronti di Cecchi Gori sono state disposte la confisca dei beni e delle quote societarie già oggetto dei sequestri.
Il collegio ha riconosciuto le spese per la parte civile, ma non ha concesso la provvisionale così come invece era stato richiesto che verrà stabilita dal giudice civile.
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