Cecilia Vissers (1964, Beverwijk), artista dei Paesi Bassi attualmente impegnata in una mostra presso la Pelavin Gallery, New York , è in grado di farci ascoltare il colore e la forma del vento con quattro lastre di metallo. Si intitola Gaoth l’opera polittica esposta alla Pelavin….
Sí an ghaoth do ghuth
Sí an bháisteach do dheora
The wind is your voice
The rain is your tears
(From “Sigma”, by Secret Garden)
L’etimo della parola GAOTH è: l’antico irlandese gáeth < Proto-Celtic *gaito- < Proto-Indo-European *ghai, *ghei, *ghi (“drive, storm”, “wind”). Vento, brezza.

Esperienze parallele. E’ una situazione possibile, oggi. Oltre i rigori delle avanguardie. E, forse, pone la Vissers in un rapporto dialettico proprio con il punto di vista dei “maestri” che sembrano più vicini a lei. Theo van Doesburg in “De Stijl” n°6, 1922 scriveva: “…Nei secoli passati, la forma “naturale” è stata una stampella cui l’arte si appoggiava per procedere verso la creazione dell’armonia estetica. Nel XX secolo l’artista ha bisogno di distruggere quella stampella; egli vuol camminare da solo. (…) Solo procedendo su questa strada l’arte può diventare indipendente. Solo procedendo su questa strada l’arte può raggiungere il proprio fine: quello di creare una determinata espressione della unità con i mezzi specifici dell’arte: il colore per la pittura, il volume per la scultura, lo spazio per l’architettura.” E’ una tripartizione che, nel caso di Cecilia Vissers, trova una sintesi che accorcia molto le distanze tra le discipline. E la proietta in un luogo dell’arte odierna dove si fa ricerca vera.

Colori e forme primarie. Metamorfosi. Con la fatica che deve comportare l’impiego, come materia grezza, di lastre d’acciaio dal peso di duecento chili. “… I am looking for simplicity in a raging world, a world that I am very happy to discover but also need to avoid every now and then.“

Noi raccomandiamo di seguire con molta attenzione questa artista e – augurandoci di vederla apparire presto anche a Milano – siamo lieti di segnalare la mostra newyorkese che terminerà il 3 settembre 2011.
A Field Guide to Getting Lost‘
curated by Todd Masters
may 26 – sept. 3, 2011
Questo il link al sito di Cecilia Vissers: http://www.ceciliavissers.nl/home.html
E i file PDF del comunicato stampa: A Field Guide to Getting Lost e dell’elenco delle esposizioni personali e collettive: Cecilia Vissers Bio






