Quanto sia importante il momento della scolarizzazione per i bambini celiaci e per i loro genitori ne abbiamo già parlato qui:
– avvisare gli insegnanti, collaborare con le maestre e con le mamme dei compagni, organizzare festicciole gluten free, ecc…
Così come abbiamo trattato anche il tema dell’alimentazione gluten free al di fuori delle mura domestiche: il campo estivo!
Tralasciando per il momento l’aspetto relativo alla “diversità” dei celiaci circa il consumo dei cibi, una delle possibili sfide che un genitore con figli celiaci si trova a dover affrontare è il discorso relativo alle mense scolastiche.
Ancora oggi, nonostante la celiachia sia molto diffusa tra la popolazione, capita di leggere, più e più volte, su alcuni gruppi Facebook dedicati alla celiachia, storie, avventure e disavventure di genitori che si ritrovano a dover risolvere o combattere contro situazioni pressoché assurde:
- ritirare i figli dalla mensa scolastica, perché gli addetti alla mensa non sono abbastanza accorti nel cucinare senza glutine;
- condurre svariate settimane di trattative e discussioni affinché la scuola e la mensa scolastica diano la possibilità ai propri figli celiaci di usufruire del servizio-mensa;
- pagare la retta per la mensa scolastica ma portare gli alimenti gluten free da casa;
- far pranzare i ragazzini in tavoli isolati dal resto del gruppo classe;
E come non farsi mancare i menù senza glutine completamente diversi da quelli degli altri compagni, spesso anche poco variegati nel corso delle settimane?!
Molti di noi fanno di tutto per poter ovviare a queste situazioni, ma c’è anche chi viene colto impreparato e resta spiazzato e impotente difronte a certe esperienze.
Ma da chi e da cosa nascono questi inconvenienti?
Non ci si vuole scagliare conto nessuno e neppure si vogliono prendere le parti della scuola o dei genitori, ma bisogna provare a dare la giusta misura alle situazioni e condividere semplici consigli.
- RICERCARE
Molti dei celiaci lo sapranno già, ma ricordarlo, a quanto pare, non fa mai male…
Utilizziamo il web per ricercare la legge n° 123 in vigore dal 2005 “Norme per la protezione dei soggetti malati di celiachia“, nella quale è espressamente riportato (senza possibilità di interpretazioni!) che:
“Nelle mense delle strutture scolastiche e ospedaliere e nelle mense delle strutture pubbliche devono essere somministrati, previa richiesta degli interessati, anche pasti senza glutine“
Ciò significa che, se la mensa scolastica dovesse, per un qualche motivo X, mostrarsi vagamente reticente sulla possibilità di cucinare pasti senza glutine, allora con le dovute maniere (che non si dica che il celiaco sia uno scocciatore), utilizziamo il web per ricercare, stampare e sottoporre la legge ai responsabili della mensa scolastica.
- INFORMARE e COMUNICARE
Facciamo attenzione alla voce della legge che dice “previa richiesta degli interessati“…
Bisogna quindi essere accorti nel comunicare in tempo utile ai responsabili della mensa (o al personale docente di riferimento) la presenza a scuola di un bambino celiaco.
Se la scuola non dovesse essere informata sulle modalità di cucina senza glutine, poiché non hanno partecipato a dei corsi specifici, siate “portatori del vangelo”: ricercate, scaricate e fornite materiali e informazioni fondamentali per una corretta preparazione dei pasti senza glutine. Ricercate del materiale informativo sicuro e pertinente (alcuni suggerimenti in fondo all’articolo).
Al momento della comunicazione ai docenti o ai referenti della mensa, che per la prima volta vengono a contatto con tali problematiche, è necessario, sì informarli su tutte le accortezze di cui la cucina senza glutine necessita, ma evitiamo di creare eccessive paure o ansie, e rendiamoci disponibili per chiarire eventuali dubbi.
Contestualmente, è importante che i responsabili della mensa (cuochi, nutrizionisti, assistenti dell’igiene o altro) facciano anche la loro parte: si informino personalmente o facciano dei corsi sulla cucina senza glutine.
- MEDIARE
Sottolineiamo inoltre, secondo quanto stabilito dalla legge, che nessun genitore è tenuto a fornire alla mensa scolastica i propri alimenti senza glutine portandoli da casa: l’acquisto dei prodotti è a carico della scuola, o meglio, dovrebbero rientrare nel pagamento della retta scolastica o mensa.
Sappiamo bene tutti che gli alimenti base della dieta senza glutine (pane e pasta) hanno gusti e consistenze molto diverse a seconda delle marche, e potrebbe accadere che la pasta SG utilizzata dalla mensa non riesca a soddisfare i gusti del piccolo celiaco, allora si potrà ovviare a questa situazione trovando una “giusta” mediazione tra le parti:
– o si chiede gentilmente se sia possibile cambiare marca, e i responsabili mensa saranno liberi di accettare o meno;
- o i genitori saranno liberi di portare (a loro spese) la pasta e/o il pane che preferiscono, e i responsabili della mensa di accettare ove possibile. (Non possiamo chiedere di cucinare tre tipi diversi di pasta senza glutine per tre diversi bambini!).
Non trascuriamo un altro aspetto…i MENU’
Spesso le mense propongono dei menù senza glutine completamente differenti da quello degli altri.
Ma se lo si sa in anticipo che a mensa pranzeranno dei bambini celiaci, perché non cucinare stessi menù o comunque molto simili?!
Ricordiamo che potrebbe essere preparato un unico sugo gluten free (passata di pomodoro, piselli, minestrone senza cereali non idonei, lenticchie, ecc) variando solo la pasta; o ancora, se il secondo di carne prevede cotolette, acquistiamo un barattolo di pangrattato senza glutine che potrà durare anche tutto l’anno!! Se sono previsti dei giorni con menù particolari (ricorrenze come compleanni, festività,ecc) mettiamoci in contatto con i genitori per trovare delle alternative per i piccoli celiaci.
Non dimentichiamo, infine, il caso dell’ISOLAMENTO!!
Non è affatto necessario che un bambino celiaco consumi i pasti lontano dagli altri compagni, basta soltanto che un insegnante o un collaboratore scolastico supervisioni il bambino durante i pasti, garantendo che non consumi cibi proibiti.
Inoltre, se gli altri bambini notano delle differenze sullo stile alimentare del bambino celiaco, facciamo in modo di mettere a conoscenza gli altri bambini che “Dario è celiaco” evitando di essere troppo diretti, compassionevoli o allarmistici sull’argomento.
Informarsi, dialogare e condividere sono dei validi supporti.
Raccontateci la vostra esperienza o i vostri consigli scrivendoci a [email protected]
Foto: di Annalisa Iacobellis e tratte dal web.
Link utili:
http://www.parlamento.it/parlam/leggi/05123l.htm
http://www.drschaer-foodservice.com/smartedit/documents/download/13101_foodservice_ricettario_mix.pdf
http://www.glutenfreetravelandliving.it/201311come-leggere-le-etichette-alimentari-html-3/
http://www.glutenfreetravelandliving.it/201312diagnosi-di-celiachia-una-rivoluzione-in-cucina-html-3/
http://www.glutenfreetravelandliving.it/201310dopo-la-diagnosi-lettura-delle-etichette-html-3/
http://www.glutenfreetravelandliving.it/la-nuova-dispensa-prima-puntata-3/
http://www.celiachia.it/dieta/Dieta.aspx