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Celler de Can Roca: un nuovo interior design per il ristorante di Girona progettato da Sandra Tarruella

Creato il 18 agosto 2011 da Urdesign

Celler de Can Roca: un nuovo interior design per il ristorante di Girona progettato da Sandra Tarruella

Se siete in procinto per partire per la Spagna e vi spostate in macchina non potete non prevedere una tappa nel nuovo ristorante Celler de Can Roca di Girona da poco riprogettato da Sandra Tarruella e Isabel López. Questo caposaldo della cucina andalusa sorge nell’antica torre di Can Sunyer e in alcuni degli edifici adiacenti che formano l’antico borgo. La torre del 1911 ha subito due ampliamenti: nel 1994 una grande sala a pianta triangolare aperta con vista sulla strada e nel 1999 un portico curvilineo nel giardino posteriore, entrambi collegati alla torre originaria tramite un antico portico.

L’incarico di creare un nuovo ristorante per un numero limitato d’ospiti, data la cucina elaborata e raffinata, e un ambiente rilassato e intimo, era totalmente contrario alle caratteristiche degli spazi esistenti. Il successo del ristorante El Celler de Can Roca nel corso degli anni si è basato sul contributo di ciascuno dei fratelli Roca, che da tre “strade” differenti hanno raggiunto la perfetta armonia tra cucina, dolci e vino unitamente a un buon servizio di sala.

Questo “gioco a tre vie” è stato il punto di partenza del progetto dal quale si è partiti per migliorare la pianta triangolare della sala da pranzo esistente e lavorare con l’idea di tre giardini dal carattere completamente diverso ma tra loro complementari. L’intervento architettonico ha anche tentato di collegare visivamente tutti gli spazi, aprirsi all’ambiente circostante dei giardini (il primo di accesso e il secondo nascosto dietro la torre), potenziandoli e, al tempo stesso, ha tentato di creare nuovi spazi per poter organizzare al meglio gli interni.

Il progetto parte da un grande vuoto che penetra dal tetto della sala principale dell’edificio esistente. Con questo intervento, insieme con l’apertura di grandi finestre e con l’aiuto dei riflessi ottenuti da pareti di specchi, sono state create relazioni finora inesistenti che raggruppano tutti gli spazi in un unico insieme che osserva e dialoga con tutte le parti. Queste operazioni pongono in relazione l’esterno con l’interno estendendo i limiti delle sale e contribuendo a creare una gerarchia spaziale e funzionale. Uno dei tratti più originali del Celler è costituito dalla “cantina dei vini”, cinque grandi volumi rivestiti con vecchie casse di vini recuperate.

Il contrasto e la sorpresa accompagnano tutto il percorso del ristorante. La dualità degli opposti, come l’opacità dell’accesso principale e la trasparenza della stanza dei sigari, la luminosità del giardino di accesso e la penombra della reception, i materiali caldi, opachi e naturali in contrasto con il bianco freddo e brillante della sala da pranzo, sono risorse utilizzate in ogni momento per mantenere il dialogo e la sorpresa.

Il Celler de Can Roca “indossa” un nuovo spazio che ha la volontà di mantenere e rafforzare l’aspettativa, la sorpresa e la qualità che ha sempre contraddistinto lo spirito di questo ristorante.

via | archiportale

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