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Celli E Vignali criticano le candidature del Pdl.

Creato il 18 gennaio 2013 da Vignals

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Dopo alcune dichiarazioni di dirigenti ed eletti locali riguardo alle candidature in parlamento per il Pdl, anche Lorenzo Vignali, consigliere comunale di Chiesina Uzzanese, e Luca Celli, dirigente locale del Pdl, intervengono sulla questione.  

“Come tanti militanti e simpatizzanti siamo rimasti assai perplessi riguardo a questa lista dalla quale dovrebbero essere scelti i rappresentanti del nostro territorio che concorreranno ad entrare in Parlamento. Avremmo preferito infatti che il partito si concentrasse, in modo unitario, su 2-3 nomi realmente rappresentativi del territorio e della nostra gente invece di disperdere l’attenzione su una lista composta da tante personalità. Così facendo la Valdinievole e Pistoia, con le loro problematiche, rischiano ancora di non esser rappresentate.

Fin da quando decidemmo di entrare in contrasto con una certa idea di partito nel congresso provinciale di un anno fa ci siamo battuti per un’idea nuova di partito improntato su merito e rappresentatività locale continuando la nostra battaglia in tutte le sedi idonee alla discussione e per mezzo stampa con Alessandro Capecchi e Samuele Campioni che si sono spesi affinchè non si perdesse l’innovazione che avevamo cercato di portare nel Pdl locale. I nostri competitori vincenti al congresso avevano promesso un rimodernamento sia nei metodi che nei volti, ma hanno ben pensato di inserire i loro nomi fra i papabili della lista elettorale per le politiche 2013, distruggendo così le poche speranze di rinnovamento rimaste e rinnegando gli auspici di slancio ai giovani decantate in fase precongressuale.

Non sarà sfuggito alla memoria di molti infatti che l’attuale classe dirigente si era proposta come traghettatrice del partito verso il ricambio generazionale, promettendo peraltro di occupare una sola poltrona per volta. Ci chiediamo dunque con il nome del coordinatore provinciale e del suo vicario, dove stia il rinnovamento.

Non ci vergogniamo a dire che sarebbe da prendere ad esempio il Partito Democratico che ha svolto le primarie sia per il capo della coalizione che per i parlamentari scegliendo fra l’altro in provincia di Pistoia due amministratori locali under 40 con buone possibilità di essere eletti. Il modo di formare le liste da parte del Pdl al contrario ci allontana dai cittadini e dal territorio e tutto è provato dal gradimento del nostro partito che nei sondaggi ha dimezzato i voti di 5 anni fa.

Speravamo fossero scelti volti nuovi, sostenuti da tutta la base del partito e che potessero rappresentare gli interessi della Valdinievole e di Pistoia a testa alta, ma così non è stato. Probabilmente i nostri dirigenti non hanno intenzione di ascoltare una parte del partito, con tutto ciò che ne deriverà in termini di consensi e di scelte successive”.


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