Cellulari non provocano tumori? “Toglietevelo dalla testa”. Libro di Riccardo Staglianò
Riccardo Staglianò giornalista de La Repubblica ha scritto un interessante libro basandosi su ricerche e processi a note case produttrici di cellulari e smartphone.
Per citare il decalogo di auto-tutela dagli effetti dei cellulari che apre il sul libro, ecco alcune importanti azioni da fare per incorrere il meno possibile nei danni delle onde elettromagnetiche dei cellulari e smartphone:
“prediligere gli sms, tenere i bambini alla larga dai dispositivi di telefonia mobile, usare l’auricolare, tener conto del rapporto “poche-barre-molte radiazioni”, non mettere i cellulari a contatto con il corpo, sotto il cuscino, vicino alla testa mentre si dorme, e così via.
Insomma, le paranoiche raccomandazioni dei primi anni Novanta tornano in auge e sono tutte buone:
“Sono buone sì, più che mai adesso che finalmente anche autorevoli enti scientifici indicano i cellulari come potenzialmente cancerogeni.
Non è l’unico rischio connesso al loro uso, soprattutto all’uso continuato e intensivo. Nel marzo del 2011 Nora Volkow, del National Institute Of Health ha dimostrato che l’uso di questi dispositivi tende a modificare il metabolismo del glucosio nel cervello.
Poi ci sono gli effetti sul nostro Dna, sulla fertilità e il cosiddetto ‘effetto Frey’”.
Riccardo Staglianò, giornalista de La Repubblica, decide di approfondire il tema. Ne viene fuori “Toglietevelo dalla testa”, il libro inchiesta edito da Chiarelettere che accorpa dati aggiornati su test scientifici, studi internazionali, testimonianze, prove di come le lobby della fonia mobile abbiano dirottato le verifiche scientifiche sull’impatto che tali dispositivi hanno sulla salute di miliardi di persone in tutto il mondo.
Ce n’è per tutti: dal più semplice dei cellulari agli evoluti smart-tab, dagli effetti collaterali del bluetooth fino al “rassicurante” cordless di casa.
(Via/Tiscali)