L’uso delle cellule staminali del cordone ombelicale è ormai un trattamento consolidato e di provata efficacia contro la leucemia. Ecco quali forme di leucemia sono considerate trattabili efficacemente con cellule staminali ematopoietiche (e dunque anche con le staminali del cordone ombelicale).
Grazie alle cellule staminali ematopoietiche la medicina ha a disposizione un’arma in più contro la leucemia. Il trapianto di cellule staminali è infatti ormai un trattamento consolidato contro questa malattia.
A confermarlo, anche il Decreto Ministeriale del 18 novembre 2009 in cui il Ministero della Salute ha elencato le patologie per il cui trattamento è “consolidato l’uso del trapianto di cellule staminali ematopoietiche, con comprovata documentazione di efficacia”.
Ecco tutte le forme di leucemia presenti nel documento:
- Leucemia linfoblastica acuta
- Leucemia mieloide acuta
- Leucemia acuta bifenotipica
- Leucemia acuta indifferenziata
- Leucemia/linfoma a cellule T dell’adulto
- Leucemia linfatica cronica
- Leucemia prolinfocitica
- Leucemia mielomonocitica cronica
- Leucemia mielomonocitica giovanile
- Leucemia mieloide cronica Philadelphia positiva
- Leucemia plasmacellulare
Ognuna di queste forme di leucemia ha le sue specificità e caratteristiche ma, in generale, è bene sapere che con il termine leucemia viene comunque indicato il tumore del sangue. Questi tumori, che colpiscono le cellule del sangue, si verificano con maggiore frequenza nell’età infantile piuttosto che in età adulta. Secondo dati Airc le leucemie acute rappresentano oltre il 25% del totale dei tumori che colpiscono i bambini e sono quindi la tipologia di tumore che più spesso colpisce durante l’infanzia. La leucemia linfoblastica acuta, sempre secondo Airc, è la più frequente nei bambini e si verifica nell’80% dei casi di leucemia infantile (bimbi fino ai 14 anni). Segue la leucemia mieloide acuta, che rappresenta il 13% del totale dei casi di leucemia infantile. Le leucemie croniche sono invece più frequentemente diagnosticate in età adulta e sono invece molto più rare in età pediatrica.
Le terapie previste per questa patologie possono comprendere, a seconda dei casi specifici, chemioterapia, l’impiego di farmaci biologici, terapie di stimolazione del sistema immunitario, radioterapia e chirurgia (anche se con un ruolo marginale) e anche, come detto, il trapianto di cellule staminali emopoietiche con il fine di sostituire le cellule malate che sono state distrutte a seguito di chemio o radioterapia con cellule sane, generalmente provenienti da un fratello o da un familiare del paziente, ma a volte anche da un donatore sconosciuto. Questo approccio terapeutico può in alcuni casi, e in particolare nei pazienti più giovani, arrivare a curare la malattia.
Per maggiori informazioni sulle leucemie è possibile consultare il sito dell’Airc (l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro), cliccando qui.