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Cellule staminali ematopoietiche utilizzate per il trattamento della sclerosi multipla

Creato il 02 luglio 2015 da Conservazionecordoneombelicale @SorgenteSalute

Un recente studio realizzato dai ricercatori della statunitense Northwestern University ha mostrato come l’utilizzo di staminali ematopoietiche ha causato un miglioramento della disabilità neurologica in pazienti affetti da sclerosi multipla.

Conservazione cordone ombelicale - GuidaDi: Redazione

Una ricerca condotta da un team della Northwestern University, in Illinois, ha impiegato cellule staminali ematopoietiche per il trattamento della sclerosi multipla. Alcuni pazienti affetti da questa malattia, prima di sottoporsi al trapianto con cellule staminali ematopoietiche (HSCT), devono affrontare trattamenti di chemioterapia e radioterapia, che però possono recare gravi infezioni.

I ricercatori americani hanno sperimentato una procedura meno invasiva del trapianto con radioterapia, chiamata trapianto HSCT non-mieloablativo, nella quale il farmaco impiegato per l’immunosoppressione comporta un minor rischio di infezione. In particolare, è stato analizzato un campione di 132 persone con sclerosi multipla recidivante-remittente (SMRR) e di 28 con sclerosi multipla secondariamente progressiva (SMSP), che sono stati trattati con HSCT autologo (che utilizza le cellule del paziente) non-mieloablativo. È stato riscontrato che non si sono verificati decessi correlati al trattamento e, tra le persone con SMRR, il trapianto HSCT non mieloablativo è stato associato a un miglioramento della disabilità neurologica. Ovviamente i risultati di questa ricerca necessitano di ulteriori approfondimenti mediante studi randomizzati.

Fonte: Associazione Italiana Sclerosi Multipla


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