COPENHAGEN – Le cellule staminali migliorano il risultato delle operazioni di chirurgia plastica. Lo rivela uno studio clinico dell’Università di Copenhagen pubblicato sulla rivista Lancet.
I ricercatori hanno testato su dodici volontari una nuova tecnica cosmetica di riempimento (lipofilling) con le cellule adipose prelevate dal corpo del paziente.
Il lipofilling consiste nel prelevare cellule di grasso da un distretto corporeo del paziente (glutei, addome) e poi iniettarle nella parte del corpo che si vuol ricostruire o ingrandire, come il seno.
Questa tecnica potenzialmente molto utile ha però dei limiti: solo una frazione delle cellule adipose iniettate sopravvive e quindi il riempimento non è mai perfetto.
L’idea è di perfezionare il lipofilling aggiungendo alle cellule adipose le cellule staminali prelevate a loro volta dal tessuto adiposo.
Gli esperti hanno testato questa modifica su 12 volontari. Hanno prelevato dall’addome le cellule adipose e le staminali. Poi le hanno innestate nelle braccia, usando per uno il metodo classico senza staminali e per l’altro quello con le staminali, confrontando infine con la risonanza l’esito dell’intervento. Hanno così visto che col metodo classico si mantiene solo poco più del 16% del volume iniziale post-intervento, mentre con le staminali si mantiene invece l’80,9%.
Questa tecnica potrebbe rivoluzionare gli interventi di ricostruzione della mammella dopo il cancro o di altre parti del corpo deformate dopo un incidente.