Riuscirà la commissione ambiente della Camera a discutere la mozione del deputato Zolezzi considerandone solo il contenuto? Si vuole dribblare in qualche modo la risoluzione del parlamento europeo, che manda fuori legge gli inceneritori nel 2020? Si vuole ridurre la produzione di rifiuti ed emissioni nocive per gli esseri viventi? In che mondo vogliamo vivere? Vogliamo farci del male per favorire gli affari di pochi? Dovrebbe essere normale considerare se una proposta è giusta o no. Tocca invece presentarsi con un emblema di partito, e fare i conti con fattori estranei e ostili al contenuto di una mozione.
Il 24 settembre verrà discussa una importante mozione del gruppo 5 Stelle commissione ambiente della Camera che chiede di fermare, con una moratoria, la combustione dei rifiuti nei cementifici (i cosiddetti combustibili solidi secondari o CSS).
Noi crediamo che sia davvero giunto il momento di dare una svolta alla gestione dei rifiuti in Italia. La produzione dei rifiuti va diminuita, va aumentato il riuso ed il riciclo, deve aumentare la raccolta differenziata (con i conseguenti risvolti occupazionali), devono avere spazio le nuove tecnologie che consentono di recuperare il più possibile le materie prime presenti nei rifiuti; questi sono gli obiettivi della proposta di legge che depositeremo presto in Parlamento e che si propone di modificare il testo unico ambientale in questa direzione.
La produzione di cemento sta diminuendo in Italia (da 36 milioni di tonnellate nel 2009 a 26 nel 2012) perché semplicemente ne serve di meno; non serve il cemento prodotto per nuovi alloggi vuoti costruiti per speculare o per le grandi opere inutili come il TAV in Val Di Susa. Non serve produrre nuovo cemento, magari tossico, imbottito di ceneri della combustione dei rifiuti; non servono ulteriori diossine (cancerogene e interferenti endocrine) e altri inquinanti emessi dai cementifici, che non sarà neppure obbligatorio quantificare con periodicità adeguata;
Ricordiamo che i primi a subire danni saranno i più piccoli, il nostro futuro, e che sono segnalati danni in letteratura scientifica per i lavoratori esposti e per le popolazioni limitrofe.
Se la nostra mozione verrà bocciata rischiano di essere accesi altri 59 (!) inceneritori in Italia! I cementifici e gli impianti di produzione del CSS guadagneranno per la gestione dei rifiuti, per il risparmio nella produzione del cemento e per l’energia prodotta mentre proseguirà la spinta a mantenere bassa la quota di raccolta differenziata, altro che strategia rifiuti zero!
Siamo curiosi di vedere come voterà il PD degli inceneritoristi Renzi e Bersani e speriamo che almeno i 13 medici presenti alla Camera negli altri gruppi parlamentari agiscano secondo scienza e coscienza!
Alberto Zolezzi
Commissione Ambiente
Camera
Movimento 5 Stelle