Cemento tossico, ora è legale

Creato il 01 novembre 2012 da Tnepd

Pubblicato da barbaranotav
Dietro il Sipario

C’era da aspettarselo da dei tecnici della morte. Come c’era da aspettarsi questo silenzio assordante, soprattutto da parte della solita complice "comunità scientifica" venduta per un piatto di lenticchie.  Così come la società civile ed i politically correct che nonostante abbiano scritto perfino libri in merito alla connivenza della politica con la malavita, nel Lazio e in Lombardia (chissà perché non in Toscana-Emilia-Umbria) niente hanno da dire su questo provvedimento esperito dal "presentabile" ministro medico Clini. Peraltro indagato per la questione dell’inceneritore di Verbania. Pagheremo lo smaltimento dei rifiuti per ritrovarceli nelle mura di casa. Un humour davvero british di questo manipolo di golpisti banchieri al governo. Barbara

Incenerimento nei cementifici… Siamo alla frutta

Il governo “tecnico” osa quanto né Pdl né Pd hanno mai osato
Ernesto Ferrante

L’incubo dei comitati ambientalisti di tutta Italia, sta per divenire realtà. I rifiuti, tra non molto, potranno essere bruciati nei cementifici. Ciò che non è riuscito ai governicchi politici dell’ultimo quindicennio, soprattutto per l’opposizione dei gruppi civici di tutela ambientale, sta per essere messo a punto dal governo “tecnico” (mai legittimato dal popolo) dei professori della miseria, con il timbro in calce del ministro dell’Ambiente Corrado Clini.

Per mettere fine ai costosissimi viaggi all’estero, per eliminare i rifiuti prodotti”, queste le motivazioni ufficiali; per fare un bel regalo ai signori del cemento, fregandosene della salute dei cittadini, quelle ufficiose.

“Il regolamento sul combustibile solido secondario (CSS), si legge nel comunicato di Palazzo Chigi, è una parte essenziale del complesso di interventi di politica ambientale, energetica e industriale che sono necessari all’Italia per assolvere gli impegni europei e internazionali in materia ambientale ed energetica, offrendo inoltre soluzioni concrete alla soluzione dei problemi del nostro Paese in materia di gestione corretta e sostenibile dei rifiuti”.

Una ricetta pericolosa e vecchia, seppur incartata diversamente, già proposta già tre anni fa circa dall’ex assessore all’Ambiente della Regione Campania nonché ex presidente di Greenpeace, Walter Ganapini, per smaltite le (eco)balle. Cambiano i nomi, ma la paura che a finire nei forni dei cementifici siano pacchi enormi contenenti ogni sorta di immondizie, è sempre la stessa.

Tra l’altro, nella categoria di CSS, rientrano anche le gomme sintetiche non clorurate, le resine e fibre artificiali e sintetiche con contenuto di Cl inferiore a 0,5% in massa e i pneumatici fuori uso. Non esattamente confettini colorati e caramelle aromatizzate. A fare i salti di gioia, saranno solo i cementifici che intascheranno anche bei soldoni per incenerire i rifiuti (in virtù della famigerata CIP6). A finanziare tale produzione di veleni saranno i cittadini attraverso le bollette dell’energia elettrica.

“L’uso come combustibile in centrali, cementifici o anche termovalorizzatori può essere una strada da seguire, spiegò qualche tempo fa l’esimio Clini, per risolvere il problema dei rifiuti, per valorizzare energicamente i rifiuti e per uscire fuori da un circuito nel quale la malavita organizzata ha avuto un ruolo molto importante. Il nostro obiettivo è quello di far uscire i rifiuti dal ciclo ordinario per portarli in un ciclo industriale, qualunque sia: raccolta differenziata, recupero di energia o recupero di materiali”.

Probabilmente siamo intellettivamente limitati, ma proprio non riusciamo a vedere dove sia il colpo di genio nel trasformare schifezze assortite in energia e cemento fresco per riempire le tasche dei soliti noti. Anni fa, su questo giornale, scrivemmo che l’emergenza rifiuti aveva IBAN e sportelli. Oggi ne siamo ancora più convinti.

Non a caso il nostro paese è stato il primo ad aver quotato i rifiuti in Borsa a partire dal 1993, reiterando illegalmente decreti su decreti.

Monnezza non olet….

30 Ottobre 2012  – Rinascita

CdM: approvato regolamento per l’utilizzo del CSS nei cementifici

Venerdì 26 Ottobre 2012 

Rinviata la discussione sul disegno di legge per il riordino del Codice Appalti e della disciplina dell’attività edilizia

Salta il disegno di legge sulla “Delega al Governo in materia di infrastrutture, trasporti e territorio” che avrebbe dovuto essere esaminato dal Consiglio dei Ministri di oggi.

La discussione sul provvedimento, che contiene tra l’altro le deleghe per il riordino del Codice Appalti e dei codici dell’edilizia (leggi tutto), è stata rinviata al prossima riunione del Consiglio dei Ministri, prevista per il 31 ottobre. Il rinvio sembra a quanto pare dovuto a divergenze all’interno del Governo su alcuni aspetti del testo, in particolare per quanto riguarda la norma che istituisce il Comitato dei Ministri per le infrastrutture strategiche, e che rischia secondo Palazzo Chigi di depotenziare il Cipe.

Cementifici, approvato regolamento sul CSS

Nella riunione di oggi, il CdM ha invece approvato in via preliminare, su proposta del Ministro dell’ambiente, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, un provvedimento per l’individuazione delle condizioni di utilizzo dei combustibili solidi secondari, in parziale sostituzione di quelli tradizionali, in cementifici soggetti al regime dell’autorizzazione integrata ambientale.

Il regolamento sul Combustibile Solido Secondario (CSS) – spiega il comunicato di Palazzo Chigi – è una parte essenziale del complesso di interventi di politica ambientale, energetica e industriale che sono necessari all’Italia per assolvere gli impegni europei e internazionali in materia ambientale ed energetica, offrendo inoltre soluzioni concrete alla soluzione dei problemi del nostro Paese in materia di gestione corretta e sostenibile dei rifiuti. I benefici di questo combustibile sono l’elevata sicurezza dell’approvvigionamento, la riduzione dell’importazione di combustibili, la riduzione delle emissioni in atmosfera, il minore ricorso alle discariche come modalità di smaltimento dei rifiuti e la potenzialità di utilizzo per la raccolta differenziata.

Il provvedimento verrà inviato al Consiglio di Stato e alle Commissioni parlamentari competenti e della Commissione unificata.

Via libera alle modifiche al codice antimafia

Il Governo ha anche approvato in via definitiva, dopo aver acquisito il parere delle commissioni parlamentari competenti, le modifiche al Codice delle leggi antimafia introdotte dallo schema di decreto legislativo varato il 25 maggio scorso.

Le integrazioni riguardano, in particolare, la disciplina della documentazione antimafia e l’assistenza legale dell’Avvocatura dello Stato nelle controversie relative ai beni sequestrati o confiscati alla criminalità.

Le nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia consentiranno l’immediata entrata in vigore delle norme che ridefiniscono il ‘catalogo’ delle situazioni dalle quali si desume l’esistenza di tentativi di infiltrazione mafiosa.

Ministero della Difesa, regolamento sugli appalti

Via libera definitivo anche al regolamento per la disciplina delle attività di costruzione, demolizione, recupero, ristrutturazione, restauro e manutenzione di infrastrutture in uso presso il Ministero della Difesa, svolte attraverso l’organizzazione del Genio militare. Sul provvedimento il Governo ha acquisito il parere del Consiglio di Stato.

Leggi anche: “Appalti, pronto il disegno di legge con la delega per la riforma del Codice”
Casa e Clima

Fonte: Dietro il Sipario 31 Ottobre 2012


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